La Galleria Robilant+Voena omaggia Tino Stefanoni (Lecco, 1937 – 2017) a pochi mesi dalla sua scomparsa.
Dal prossimo 22 marzo per poco più di un mese sarà possibile visitare La realtà e la magia di Tino Stefanoni alla Robilant+Voena di Milano. L’esposizione presenterà una trentina di opere realizzate tra il la fine degli anni Sessanta e gli inizi del Duemila. Dal ciclo dei Riflessi, alle Tavole, alle Piastre guida per la ricerca delle cose. Tutte queste opere -realizzate nel decennio che va sino alla fine degli anni Settanta- presentano immagini rese nella loro essenza, senza alcun coinvolgimento emotivo.
Che si tratti dei paesaggi in miniatura che evocano quelli di Carrà o delle serie di oggetti, forme e basiche della quotidianità, dipinte su tela grezza come tavole di un abbecedario visivo, l’artista cerca di renderne la poesia nascosta senza interferenze di tipo pittorico, rivelando una metafisica priva di mitologia attraverso una pittura molto meditata, intellettuale, quasi matematica. Stefanoni infatti ha un approccio razionale alla composizione artistica, non si affida all’ispirazione ma calcola con meticolosa precisione l’effetto poetico che vuole raggiungere.
Il passaggio al quadro dipinto avviene negli anni Ottanta con la serie dei Senza Titolo, nature morte e vedute nelle quali ogni elemento è ridotto all’essenziale, diventando icona di uno stile unico e riconoscibile, ideale prosecuzione della strada tracciata da De Chirico e Carrà.
In queste opere, permeate da un’atmosfera sospesa, scompare ogni traccia di realismo; le pennellate si fondono una nell’altra e gli oggetti sono evidenziati da un morbido bordo nero. Stefanoni asciuga ogni emozione intorno a questi dipinti dove ogni elemento ha una sua collocazione oggettiva, i colori sono artificiali e le immagini stereotipate. Tino Stefanoni ha saputo dialogare con intelligenza e ironia con le forme più avanzate della ricerca artistica internazionale e ha rinnovato la pittura portandola ad una dimensione astratta e concettuale.
“Tino – gli avevo detto una volta scherzando, ma non troppo – tu sei l’ultimo interprete del realismo magico”. “Beh – aveva replicato scherzando anche lui, ma non troppo – è un complimento che mi piace. Solo che loro, Carrà e compagni, amavano molto la tecnica della pittura. A me invece non interessano il tono, il timbro, il cangiantismo. Per me la pittura è idea”. Elena Pontiggia – Introduzione alla mostra.
Informazioni utili
Tino Stefanoni. La realtà e la magia
A cura di Elena Pontiggia
Dal 22 marzo al 27 aprile 2018
Inaugurazione giovedì 22 marzo, ore 18.00
Galleria Robilant+Voena, via Fontana, 16 – 20122 Milano
Per l’occasione sarà disponibile presso la galleria il Catalogo Ragionato dell’artista
Il 13 aprile verrà presentato, nella sede della galleria, il Catalogo ragionato delle opere di Tino Stefanoni edito da Allemandi.