Roma. Al Chiostro del Bramante si inaugura oggi la mostra ‘Turner – Opere dalla Tate‘ dedicata a uno dei più celebri artisti inglesi, Joseph Mallord William Turner (1775 – 1851 ). L’esposizione, curata da David Blayney Brown – visitabile fino al 26 agosto 2018- ci mostra un Turner intimo , privato, “spiato” alle spalle mentre lavora, sia che operi en plein air, sia che si trovi nel suo atelier.
Le oltre 90 opere – tra schizzi, studi, acquerelli, disegni e una selezione di olii mai giunti insieme in Italia – che caratterizzano il percorso espositivo della mostra allestita al Chiostro del Bramante in collaborazione con la Tate, non costituiscono una selezione delle opere più famose di Turner. Al contrario, pur coprendo dal punto di vista cronologico l’intera vicenda artistica del più grande pittore romantico, lo rappresentano nel pieno della sua libertà creativa, incessantemente tesa verso la sperimentazione.
Si tratta infatti di una selezione di opere proveniente da un corpus di oltre 30.000 lavori, 300 olii e 280 album da disegno, meglio conosciuto come ‘Turner Besquest‘. Opere che l’artista aveva realizzato “per il proprio diletto” , donato alla Gran Bretagna 5 anni dopo la morte dell’artista e conservato per la maggior parte presso la Tate che con questa mostra inaugura un percorso di collaborazione con il Chiostro del Bramante.
Cosa hanno di speciale queste opere? Perché erano così intime al punto tale che l’artista le custodiva gelosamente presso il suo studio personale? La risposta si può riassumere nelle due grandi passioni di Turner : i viaggi e il gusto della sperimentazione. Sono due aspetti strettamente legati tra loro, perché è proprio in seguito a una serie di viaggi in giro per l’Europa – sul modello del ‘Gran Tour’ settecentesco – che l’artista, di fronte agli stimoli visivi ed emozionali di realtà diverse , svilupperà questa sua voglia di sperimentare un nuovo linguaggio stilistico attraverso nuove tecniche e nuovi soggetti.
Le opere in mostra sono frammenti di paesaggi visti ed elaborati nel suo animo durante i suoi soggiorni all’estero. L’artista infatti , a partire dal 1790, prese l’abitudine di viaggiare d’estate portando con sé un album da disegno dove imprimeva i tratti salienti di quell’emozione che poi avrebbe finito di rappresentare nel suo studio durante i mesi invernali.
Per questo motivo si tratta di una selezione di opere ‘intime’. E’ uno sguardo al processo di lavoro , a una serie di opere sperimentali ben diverse da quelle che gli venivano commissionate, dove la vena creativa, scevra dalle logiche del mercato, poteva esplodere in tutta la sua portata innovatrice.
Con il tempo scandito dai suoi viaggi, Turner passerà dal paesaggio fedele alla tradizione topografica di stampo accademico a una personalissima maniera di dipingere, molto più lirica ed evocativa, diversa da tutti i pittori a lui contemporanei.
Il giovane artista nominato professore di prospettiva nel 1807 alla Royal Academy con il tempo diventerà il Maestro indiscusso dell’acquarello, con una cifra stilistica basata sulla componente emozionale del colore per poi dedicarsi ben presto alla pittura a olio.
Si concentrerà sempre di più sugli effetti luministici dei vari agenti atmosferici cercando di coglierne l’attimo fuggente. Un precursore dell’impressionismo che ha influenzato anche artisti contemporanei come Mark Rothko e Olafur Eliasson. I due soggiorni in Italia saranno molto importanti nell’evoluzione del linguaggio pittorico di Turner, non solo per la tradizione artistica e culturale del Bel Paese ma anche per i paesaggi, le bellezze architettoniche o gli impagabili effetti luministici della laguna veneziana.
Molte delle opere in mostra testimoniano l’importanza dei viaggi italiani dell’artista inglese, in particolare a Venezia e a Roma dove decise di allestire una mostra personale che suscitò critiche ed ilarità tra i suoi colleghi artisti . Evidentemente avevano davanti agli occhi qualcosa che era ‘troppo avanti’, che non capivano. E’ proprio questo che stupisce passando in rassegna le varie opere allestite al Chiostro del Bramante : la sensazione che ci si trovi di fronte a un artista atemporale – solo poche opere sono identificabili con il periodo storico di Turner – che ha ancora molto da dire ai nostri occhi contemporanei.
Il percorso espositivo, diviso in 6 sezioni tematiche – si arricchisce con l’installazione immersiva ideata dal videoartista francese Fabien Lliou, ispirata alle sperimentazioni di luce e colore dei lavori di Turner.
INFORMAZIONI :
TURNER. Opere della Tate
Mostra prodotta e organizzata da DART Chiostro del Bramante in Associazione con Tate con il patrocinio di Regione Lazio, Roma Assessorato alla crescita culturale, Ambasciata Britannica, British Council
Sede : Chiostro del Bramante Via della Pace 00186 Roma
Orario di apertura :
Da lunedì a venerdì 10.00 –20.00 Sabato e Domenica 10.00 –21.00 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti (audioguida in omaggio) :
Intero 14,00 €
Ridotto 12,00 €
Ridotto 9,00 €, 6 –18 anni
Acquisto biglietti online: www.ticketone.it
Per tutte le condizioni di riduzione e gratuità dei biglietti, prenotazione gruppi e informazioni varie come il calendario delle aperture speciali : tel. + 39 06 68 80 90 35 –
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