Le 250 riproduzioni di tesori archeologici egizi in perfetta imitazione dei capolavori custoditi al Museo Archeologico del Cairo, in mostra al Palazzo dei Papi di Viterbo
Ha già registrato un boom di visitatori la mostra ‘“Egyptian Treasures. I tesori di Tutankhamon” allestita fino al 28 ottobre 2018 nella suggestiva location del Palazzo dei Papi a Viterbo.
L’esposizione – inaugurata lo scorso 30 giugno durante il Festival Caffeina alla presenza di autorità nazionali e internazionali fra cui quella del Ministro della Cultura egiziano Ines Abdel Dayem e del Vice Ministro delle Antichità egiziano Moustafà El Waziri – è un evento che non ha precedenti in Italia : circa 250 riproduzioni di tesori archeologici egizi appositamente prodotti dal Dipartimento Replica del Ministero, in perfetta imitazione dei capolavori custoditi al Museo Archeologico del Cairo, in scala 1:1. Perfette imitazioni ottenute grazie al lavoro di orafi, artisti e artigiani di alto livello con la supervisione di studiosi egittologi.
Un allestimento cronologico con un buon apparato didascalico – quindi perfetto anche per le scolaresche – perfettamente integrato in quella che un tempo fu la sede del prime conclave della storia. Un percorso narrativo della storia egizia, fin dal periodo predinastico, con un focus particolare sull’intero tesoro di Tutankhamon – con la sua celebre maschera mortuaria d’oro, lapislazzuli e paste vitree – il sarcofago ed il cocchio del faraone con la ricreazione in scala reale della camera del sarcofago comprensiva delle meravigliose pitture murarie.
Uno scenario che ricostruisce quello scoperto nella spedizione diretta da Howard Carter, archeologo ed egittologo britannico (finanziata da lord George Herbert, conte di Carnarvon) nel famoso ritrovamento della tomba di Tutankhamon, avvenuta il 4 novembre del 1922.
Dell’esposizione faranno parte anche otto Sfingi in perfetta replica marmorea di quelle del Viale Trionfale d’ingresso al gran Tempio di Karnak a Luxor ma anche oggetti di vita quotidiana. Insomma, occorrerebbe visitare almeno 3 o 4 musei per poter ammirare un numero così rappresentativo di reperti. La mostra non intende del resto sostituire la visita nei musei egizi attraverso queste repliche perfette, al contrario, invogliare il pubblico ad approfondire l’affascinante storia di questa grande civiltà del Mediterraneo.
Lo spirito dell’iniziativa infatti, è principalmente quello di rinnovare il legame fra Italia ed Egitto attraverso un proficuo scambio culturale. Uno sforzo che con una facile battuta potremmo definire ‘faraonico’ ottenuto grazie al lavoro della Fondazione Caffeina cultura con la Società Italiana di Beneficienza S.I.B., il sostegno della Fondazione Cultura e Arte Benedetti e con il supporto dell’ambasciata italiana al Cairo e dell’ambasciata egiziana in italia.
Oltre la maschera Maschera d’oro di Tutankhamon (Valle dei re, Kv 62, regno di Tutankhamon, 1330- 1311 a.C. circa), probabilmente l’oggetto più rappresentativo dell’arte egizia, tra le opere di maggiore rilievo presenti alla mostra segnaliamo:
– i Serpenti Netjer Ankh (Valle dei re, Kv 62, regno di Tutankhamon, 1330- 1311 a.C. circa), statuette in legno dorato che rappresentano il serpente Netjer Ankh, guardiano di una delle entrate dell’aldilà;
– i Collari a forma di falco (Valle dei re, Kv 62, regno di Tutankhamon, 1330- 1311 a.C. circa) trovati sul corpo del re tra amuleti e gioielli veri e propri e che probabilmente avevano un uso esclusivamente funerario e simbolico;
– il Trono di Tutankhamon (Valle dei re, Kv 62, regno di Tutankhamon, 1330- 1311 a.C. circa), di legno ricoperto d’oro, fu trovato nell’anticamera della tomba, ricoperto da un telo di lino;
– i Pettorali con divinità (Valle dei re, Kv 62, regno di Tutankhamon, 1330- 1311 a.C. circa) rinvenuti all’interno della tomba.
– le Maschere funebri di Yuya e Tuya (Valle dei Re, XVIII dinastia, regno di Amenhotep III 1387-1350 a.C. circa). Yuya e sua moglie Tuya, genitori della regina Teye, sposa reale di Amenhotep III, furono sepolti in una tomba nella valle dei re ritrovata da Theodore Davis nel 1905;
Informazioni
Biglietti :
Intero € 7,00
Ridotto e residenti a Viterbo € 5,00
Gratis per i bambini fino a 5 anni
Ridotto per i bambini fino a 12 anni
Tariffa agevolata per gruppi di minimo 20 persone (5 euro e ingresso gratuito per l’accompagnatore)
Possibilità di visita guidata su prenotazione
Telefono 0761 970056
Cellulare 366 7187564
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