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Straordinaria umanità. Tutto sul Festival di Fotografia Etica 2018 di Lodi

Paula Bronstein; Fotografia Etica Worl Report Award_Master Award Winner © Paula Bronstein
Paula Bronstein; Fotografia Etica
Worl Report Award_Master Award Winner © Paula Bronstein

Arrivare al pubblico e parlare alle coscienze. Questo è l’obiettivo che si pone la nona edizione del Festival della Fotografia Etica ospitato dal 6 al 28 ottobre a Lodi. Grazie al percorso fatto sino ad oggi e alla scelta di raccontare l’attualità attraverso percorsi diversi e originali, il festival è ormai un punto di riferimento solido all’interno del panorama europeo delle manifestazioni riguardanti la fotografia.

Obbiettivi: diffondere sempre più maggiormente il linguaggio fotografico, e la sensibilità culturale che ne consegue, tra i non addetti ai lavori, come spiegano Alberto Prina e Aldo Mendichi che, con il Gruppo Fotografico Progetto Immagine, organizzano la manifestazione.

“Il successo e la partecipazione sempre crescenti (15.153 presenze lo scorso anno, +30% rispetto il 2016) al Festival, premiano la scelta di raccontare cosa succede nel mondo, attraverso il filtro dello sguardo dei migliori fotografi e fotoreporters in circolazione. A volte questo sguardo può essere crudo e privo di filtri, altre invece viene mediato da una sorta di poetica visiva che smussa leggermente gli angoli della realtà per restituire comunque una idea di speranza e condivisione.”

Lo conferma il numero e la qualità mai prima raggiunte delle opere concorrenti al World Report Award 2018: ben 900 le candidature arrivate quest’anno da fotografi di 50 nazionalità differenti, in rappresentanza di tutti i continenti.

Alessandro Cinque; Fotografia Etica
Worl Report Award_Single Shot Award Finalist 2018 © Alessandro Cinque

La Giuria -composta da Alberto Prina e Aldo Mendichi, organizzatori del Festival della Fotografia Etica;  Sarah Leen, Direttore della Fotografia per National Geographic; Francis Kohn, Presidente del World Press Photo 2016; Caroline Hunter, picture editor per The Guardian Weekend- dopo aver selezionato e valutato i lavori, ha comunicato i vincitori delle 6 categorie che compongono il World Report Award.

–>per la sezione MASTER, Paula Bronstein con il reportage Stateless, Stranded And UnwantedThe Rohingya Crisis, potentissimo portfolio sull’esodo forzato e disperato di 700mila persone della minoranza etnica di origine islamica Rohingya verso il vicino Bangladesh; per la sezione SPOTLIGHT, Tommaso Protti con il reportage Terra Vermelha, che documenta la crescente crisi sociale nella regione brasiliana dell’Amazzonia negli stati di Pará, Rondonia e Roraima; per la terza sezione SHORT STORY, Camillo Pasquarelli con il reportage The Valley Of Shadows, che racconta il conflitto nella valle del Kashmir, una delle zone più militarizzate al mondo; per la sezione STUDENT, la giovane tedesca Nanna Heitmann con il reportage Gone From The Window – The End Of An Era, sulla fine dell’estrazione del carbone in Germania; per la categoria SINGLE SHOT, i tre vincitori Laurence Geai, Giles Clarke e Bente MareiStachowske; infine la sezione NO PROFIT che premierà gli enti CARE HARBOR con il reportage Caring For The Invisible Of Los Angeles, AVSI Foundation con il reportage Mwavita – Born In A Time Of War e il Water Grabbing Observatory con il reportage And I Will Make The Rivers Dry. Sempre nella medesima sezione verrà anche esposto il lavoro di Johnny Miller, Africandrone.

Nicolò Lanfranchi; Fotografia Etica
Worl Report Award_Single Shot Award Finalist 2018 © Nicolò Lanfranchi

Confermata anche la sezione “Uno sguardo sul mondo”, in cui il Festival andrà invece ad immergersi in alcuni scenari sociali e umanitari particolarmente sensibili presentando cinque intense mostre di fotografi principalmente francesi ed italiani come Shah Marai, corrispondente di France Press (con cui è organizzata la mostra) ucciso in un attentato a Kabul lo scorso 30 aprile o l’italiano Michele Guyot Bourg con Vivere sotto una cupa minaccia, lavoro che ha come protagonista il ponte Morandi negli anni ’80.

Lo Spazio Approfondimento accoglierà il lavoro di Mary Calvert The Battle Within: Sexual Assault in America’s Military, tema quanto mai caldo e delicato. 

Lo Spazio Tematico avrà come focus gli animali in relazione all’uomo. Quattro i protagonisti: la grande fotoreporter Ami Vitale con una selezione dei suoi lavori; il russo Nikita Teryoshin con il portfolio Hornless heritage; l’italiano Paolo Marchetti con Il prezzo della vanità ed infine il cinese Wu Jingli con Dogs men. 

Il Corporate for Festival vede quest’anno confermata la presenza di Fuji, che esporrà il lavoro Arma il prossimo tuo dei fotografi Paolo Siccardi e Roberto Travan e l’ingresso di Coop, che proporrà il lavoro di Silvia Amodio, Human dog alimenta l’amore.

Fausto Podavini; Fotografia Etica
Worl Report Award_Third Non-Profit Organization selected_Water Grabbing Observatory © Fausto Podavini

Contemporaneamente al Festival si svolgerà la nona edizione del progetto FFE – OFF, comprendente un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di valorizzare e diffondere le opere sia di fotografi professionisti che di amatori, i quali vogliano proporre le proprie realizzazioni, senza vincoli tematici, di genere o di età.

Bente Marei Stachoswke; Fotografia Etica
Worl Report Award_Third Prize Single Shot Award 2018 © Bente Marei Stachowske

Informazioni utili:

Festival della Fotografia Etica

6-28 ottobre, Lodi| sedi varie

www.festivaldellafotografiaetica.it

La straordinaria umanità si presenta al Festival di Fotografia Etica di Lodi

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