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La Diseducazione di Cameron Post, al cinema il coming of age vincitore del Sundance film festival

LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POST

LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POSTLa Diseducazione di Cameron Post, al cinema il coming of age vincitore del Sundance film festival. In sala dal 31 ottobre

Where does my heart beat now?
I can’t live without
Without feeling it inside
Where do all the lonely hearts go?

C’è una scena molto bella in cui, durante una serata karaoke, una delle protagoniste del film canta una canzone di Céline Dion, Where do all the lonely hearts go?. Quel ritornello ben riassume alla perfezione la poesia, la delicatezza e il disincanto di cui è impregnato La Diseducazione di Cameron Post. Il film, vincitore del Gran premio della giuria allo scorso Sundance film festival, è stato presentato in anteprima italiana alla Festa del cinema di Roma; distribuito da Teodora, è uscito il 31 ottobre anche al cinema, purtroppo in un numero scarsissimo di sale, 16.

Il film è tratto dal romanzo di Emily M. Danforth (uscito in Italia il 23 ottobre con Rizzoli) e vede protagonista Chloë Grace Moretz (Suspiria, Sils Maria, Carrie) nei panni di Cameron Post, adolescente alla scoperta della propria sessualità.
Il libro della Danforth prende ispirazione dalla vicenda di Zach Stark, un teenager americano spedito dai genitori in un campo di rieducazione di estremisti cattolici dopo il proprio coming out. Sulla vicenda esiste anche un documentario del 2012 che fa luce sui meccanismi e sulle metodologie dell’associazione Love In Action, This Is What Love In Action Looks Like.

La Diseducazione di Cameron Post è ambientato nel 1993, vede come protagonista una ragazza che si scopre lesbica e che viene mandata dai propri tutori in un centro religioso, God’s Promise (l’equivalente di Love In Action nella realtà), dove una terapia di conversione dovrebbe “guarirla” dall’omosessualità attraverso la preghiera e la forza di volontà. «Manca solo la tua firma» le dice uno dei responsabili del centro, anche lui ex-gay convinto (come quello della canzone di Povia), come in un contratto col Diavolo, più che con Dio.  Le terapie di conversione sono veri e propri lavaggi del cervello, con meccanismi e “stratagemmi” che (non a caso) ricordano la Riforma del pensiero in Cina, obiettivo: distruggere per uniformare.

Partendo da questo plot la regista Desiree Akhavan mette in scena un delicato coming of age che, in maniera brillante, lontana da stereotipi e banalità, diventa un vero e proprio affresco sull’adolescenza.LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POSTSebbene Chloë Grace Moretz sia l’effettiva protagonista della storia, con una performance incredibilmente toccante, il film si configura come racconto corale, con un gruppo di adolescenti che finisce al centro di conversione per svariati motivi, dove ognuno di loro reagisce alla situazione in modo diverso.

L’adolescenza è un fatto terribilmente privato e solitario, ma raramente se ne esce illesi da soli.
«Sono stanca di essere disgustata da me stessa» sbotta a un certo punto Cameron, «Durante l’adolescenza è normale essere disgustati da sé stessi» le risponde, cinica a tenera allo stesso tempo, una delle sue compagne di sventura al centro di rieducazione, Jane Fonda (sì, il personaggio si chiama così).

Cameron ha una forte consapevolezza di sé, al contrario di altri “ospiti” del centro non nega la propria sessualità né se ne vergogna. Fin dall’inizio è ben cosciente di cosa le sta accadendo, sa di essere finita a God’s Promise non perché ha fatto qualcosa di sbagliato, ma semplicemente perché è stata scoperta. La sua ribellione, nonostante le vessazioni psicologiche e il cuore infranto, è non chiudersi in sé stessa.LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POSTQuello della riconversione, della “guarigione” dall’omosessualità, è un tema che al cinema ha trovato terreno fertile. Save me, del 2007, è un film di Robert Cary, con Chad Allen (La signora del West), del 2015 è I Am Michael, di Justin Kelly, con James Franco e Zachary Quinto, film che racconta la storia di Michael Glatze, attivista LGBT+ che ha rinnegato la propria omosessualità diventando un pastore cristiano anti-omosessuali.

In arrivo anche Boy Erased – Vite cancellatetratto dal libro di Garrard Conley, scritto e diretto da Joel Edgerton, con Lucas Hedges, Nicole Kidman, Russell Crowe, Troye Sivan e Xavier Dolan. Il film racconta storia vera di Garrard Conley, che dopo aver fatto coming out con i genitori viene costretto a una terapia di conversione dall’omosessualità nel gruppo di recupero Love in Action. Dai noi in sala a febbraio 2019.

 

>> La diseducazione di Cameron Post, guarda il trailer

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