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Collateral damages. La Guerra Globale negli scatti di Ugo Lucio Borga

Kirkuk Iraq nov.2016 combattente curda del pkk sulla linea del fronte Kirkuk Iraq nov.2016 combattente curda del pkk sulla linea del fronte
Kirkuk Iraq nov.2016 combattente curda del pkk sulla linea del fronte
Kirkuk Iraq nov.2016 combattente curda del pkk sulla linea del fronte

Fino al 31 marzo al Museo Archeologico Regionale di Aosta il fotografo e giornalista valdostano Ugo Lucio Borga espone 120 fotografie in bianco e nero, strutturate su sei sale, realizzate durante i suoi reportage nelle zone del mondo dove sono in corso conflitti armati.

Dalla Siria all’Iraq, dall’Ucraina al Bangladesh, in questo progetto fotografico Borga focalizza la sua attenzione sulle vittime civili, documentando e testimoniando l’assoluta drammaticità delle guerre del terzo millennio. Il lavoro di Borga da sempre si concentra sulle guerre, anche quelle dimenticate, sulle crisi umanitarie e sulle questioni sociali e ambientali e la mostra porta a riflettere sui problemi che affliggono la nostra epoca.

Khan Sheikkun, Siria, agosto 2012 bambini in un rifugio antiaereo scavato nella terra nel corso di un intenso bombardamento da parte dell'aviazione siriana
Khan Sheikkun, Siria, agosto 2012 bambini in un rifugio antiaereo scavato nella terra nel corso di un intenso bombardamento da parte dell’aviazione siriana

“Gli uomini e le donne che ho incontrato nel corso di tanti reportage, nella maggior parte dei casi, ignoravano il potere che stavano effettivamente servendo e credevano sinceramente di uccidere e morire per una causa giusta e necessaria. A volte lo era davvero, o almeno questa è la mia opinione, e solo l’intromissione di agenti esogeni, perlopiù economici, interessati a trarre il massimo profitto dal caos, dalla destrutturazione provocata dal conflitto armato, ha reso il loro coraggio e il loro sacrificio del tutto inutile. Allo stesso modo è necessario riflettere sulla natura del fotogiornalismo di guerra che, in virtù della vicinanza, del coinvolgimento implicito che richiede e delle azioni che impone, non può prescindere da un’idea politica dell’esistenza, per quanto personale, dell’autore” spiega Borga.

Ucraina 2016 Soldato battaglione separatista Somalia
Ucraina 2016 Soldato battaglione separatista Somalia

Quella di Aosta, è la più grande retrospettiva nazionale sulla Guerra Globale realizzata da un unico fotoreporter italiano. “Fotografare la guerra, fotografare gli esseri umani dolenti che ne sono travolti, prevede un’intromissione, una frattura dei codici comportamentali che gli esseri umani istintivamente applicano di fronte al dolore dei loro simili. A differenza della testimonianza scritta, la cui azione può essere posteriore, la fotografia di guerra si realizza nell’attimo stesso in cui uomini, donne, bambini, uccidono, soffrono, urlano, muoiono. E il linguaggio fotografico ci costringe alla disperata ricerca di un ordine nel caos, di una simmetria nel sangue, di una diagonale nella disperazione. Non per vezzo, s’intende: solo le immagini potenti possono ambire a rompere il muro di indifferenza che rappresenta il vero nemico da abbattere per un fotogiornalista” aggiunge l’autore che lavora per giornali, tv e radio nazionali e internazionali e nel 2011 ha ricevuto il primo premio Novinarska Cena Journalism Award per una serie di storie sui ribelli durante la guerra libica.

Mosul Iraq 2016 Bambino saluta i famigliari che sono riusciti a scappare dalla città
Mosul Iraq 2016 Bambino saluta i famigliari che sono riusciti a scappare dalla città
Mosul Iraq 2016 Le forze speciali irachene conquistano la collina che domina la città
Mosul Iraq 2016 Le forze speciali irachene conquistano la collina che domina la città

Sud Sudan 2016 bambino fugge dai combattimenti
Sud Sudan 2016 bambino fugge dai combattimenti
Ucraina 2016 bambina nei sotterranei e cantine delle proprie abitazioni in alcuni casi distrutte dai combattimenti
Ucraina 2016 bambina nei sotterranei e cantine delle proprie abitazioni in alcuni casi distrutte dai combattimenti
Kirkuk Iraq 2016combattenti curdi del pkk
Bambino piange la morte del genitore
Bambino piange la morte del genitore

Ugo Lucio Borga. Collateral damages

Museo Archeologico Regionale – Aosta
12 Ottobre 2018 – 31 Marzo 2019
www.regione.vda.it

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