Cani, gatti, pecore, ma anche cammelli e draghi… Gli animali nell’arte alla conquista di Palazzo Martinengo (Brescia), dal 19 gennaio al 9 giugno 2019
Gli animali sono i migliori amici dell’uomo. E anche dei pittori a quanto pare. A testimoniarlo la mostra Gli animali nell’arte. Dal Rinascimento a Ceruti. Una rassegna di quadri che indaga la presenza degli animali nella storia dell’arte dal XVI al XVIII secolo. Tema, quello faunistico, di grande successo nella storia dell’arte. Lo testimonia il gran numero di opere -più di 80- esposte a Palazzo Martinengo, le cui sale si popolano di animali reali e fantastici, in un vero e proprio “bestiario artistico”. Dieci le sezioni della mostra, che via via approfondiranno il tema dal punto di vista biblico e mitologico, per poi focalizzarsi sui singoli animali, da quelli domestici fino ad arrivare al mondo esotico e fantastico, in cui abbondano cammelli e draghi.
Accompagnati da figure umani o soli, protagonisti assoluti della tela, gli animali hanno conquistato generazioni di artisti, arrivando a essere rappresentati con una resa fisica e psicologica pari a quella dei loro padroni. Da Raffaello a Tiepolo, i più importanti pittori si sono confrontati col mondo animale, attingendo ora dalla vita di tutti i giorni, ora dall’universo sacro e mitologico. Nella tradizione di favole e leggende il riferimento al mondo animale è costante, basti pensare al racconto della maga Circe, al mito di Prometeo -il cui fegato veniva divorato da un’aquila ogni giorno- o alle fiabe in cui le bestie si fanno portatrici della morale. Non sono da meno i testi biblici, a partire dalla storia dell’arca di Noè fino alle descrizioni dei santi. Dove c’è un drago c’è San Giorgio, dove un leone San Girolamo. L’iconografia religiosa è colma di immagini di santi accompagnati da animali, o addirittura identificati con essi.
Tra le opere saranno esposte anche alcune tele mai viste prima, concesse da prestigiose collezioni private, come Ritratto di gentiluomo con labrador di Lorenzo Lippi e Venere, amore e cagnolino vestito da bambina del veneziano veneziano Pietro Liberi.
La mostra non si pone solo come un’esperienza culturale. Grazie al patrocinio di WWF Italia, sarà anche un’occasione per sensibilizzare i visitatori su temi quali la salvaguardia delle specie protette, la lotta al bracconaggio e simili, trattati da cartelli posti lungo il percorso di visita. In programma anche una collaborazione con il Dipartimento di Scienze Naturali e Zoologia l’Università di Pisa, che studierà le opere in cerca di nuove informazioni in merito alla storia delle speci ritratte.
Informazioni utili
GLI ANIMALI NELL’ARTE dal Rinascimento a Ceruti
Brescia, Palazzo Martinengo (via dei Musei 30)
19 gennaio – 9 giugno 2019
Info e prenotazioni:
tel. 327-3339846; www.animalinellarte.it; info@amicimartinengo.it
*Luca Giordano, Ratto di Europa, olio su tela