Scienza, tecnologia, arte. Un’unione che da vita agli enormi scheletri di Theo Jansen, in mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano fino al 19 maggio.
Ossa fatte di tubi e organi di bottiglie vuote. Le creature fantastiche di Theo Jansen sono fatte per prendere vita al soffio del vento. Quello che investe le coste olandesi, loro habitat naturale e luogo d’origine del loro creatore. Questi Strandbeest (animali da spiaggia) nascono dall’immaginazione di un poliedrico artista con un passato da fisico, che negli anni ’80 ha iniziato a creare algoritmi che simulavano la vita, passati poi dal computer alla realtà.
Gli scheletri nascono dall’assemblaggio dei più vari materiali industriali -cavi, fili, nastro adesivo e simili- e seguono un processo evolutivo che passa attraverso fasi successive di adattamento all’ambiente esterno. Da Calidum, il Periodo Caldo, si passa a quello Cerebrale –Cerebrum– e così via fino ad arrivare all’ultimo stadio evolutivo fin ora raggiunto dagli animali, Bruchum, il Periodo dei Centopiedi. Un vero e proprio processo di selezione naturale durante il quale gli animali si evolvono conservando gli elementi che hanno permesso la sopravvivenza dei loro predecessori ed eliminando invece quelli che sono stati loro fatali.
Esseri di ogni grandezza e forma, ognuno con i suoi caratteri e le sue capacità –Animaris Sabulosa Cutis può camminare lateralmente e controvento, mentre Animaris Umerus immagazzina l’aria necessaria per muoversi nel suo organismo fatto di bottiglie di plastica- che formano un vero e proprio regno animale dell’epoca industriale. A tenere in vita le creature non sono sensori ma tubi, non motori ma fili. L’organismo non ha bisogno di motori o batterie per vivere, è sufficiente il vento sferzante del Mare del Nord.
La riflessione di Theo Jansen parte dalla considerazione di come essere al mondo sia un miracolo e, parallelamente, di quanto sia facile dimenticarsi di questa bellezza. Definito da alcuni un moderno Leonardo, condivide con l’artista la fusione di arte e scienza nel proprio lavoro, che in Jansen come in Leonardo sono adottate senza soluzione di continuità. La tecnica dialoga con la natura, in un discorso incentrato su temi come sostenibilità e progresso a cui l’arte cerca di dare la sua personale risposta.
Informazioni utili
DREAM BEASTS, Le spettacolari creature di Theo Jansen
20 febbraio – 19 maggio 2019
Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, via San Vittore 21, Milano
martedì – venerdì: 9.30 – 17.00
sabato e festivi: 9.30 – 18.30