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Oltre l’oceano. Helen Frankenthaler alla Gagosian di Roma. Aspettando Venezia…

Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian
Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian
Installation view, “Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983,” Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D’Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian

Il percorso espositivo si focalizza su un momento molto particolare della vicenda creativa di una delle più grandi artiste americane del Ventesimo secolo: dodici tele e un arco cronologico che intercorre tra il 1974 e il 1983 per una mostra che lascerà il segno nella Capitale.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

Sovrapposizioni trasparenti e dissolvenze di colore evocano suggestioni di fluidi e paesaggi. L’oceano, le sue incontrollabili maree e poi, l’incontro con la terra.  La mostra che la Gagosian di Roma dedica a Helen Frankenthaler  (1928–2011) si focalizza su un momento molto particolare della vicenda umana e artistica di una delle più grandi artiste americane del Ventesimo secolo.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

Dodici tele e un arco cronologico che intercorre tra il 1974 e il 1983. L’inizio di un intenso percorso creativo che sembra l‘incipit di un romanzo, quando Helen  affitta una casa a Shippan Point  nel Connecticut,  affacciata sulle acque del Long Island Sound.

Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian
Installation view, “Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983,” Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D’Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian

L’oceano si apre ai suoi occhi con le  infinite mutevolezze delle sue maree. Sea Change – questo il titolo della mostra- ripercorre l’evoluzione della sua ricerca, incessantemente tesa alla sperimentazione, a partire dal blu diafano di  Ocean Drive West #1 (1974) – l’opera in esposizione più aderente alla poetica  di Color Field –   fino alla tela più recente,  Silver Express (1983) che testimonia il momento in cui Frankenthaler inizia a non pensare più al fluttuare delle acque cristalline e immagina invece di spostarsi su una superficie piatta e resistente.

Installation view, "Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983," Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D'Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian
Installation view, “Helen Frankenthaler: Sea Change: A Decade of Paintings, 1974–1983,” Gagosian, Rome, March 13–July 19, 2019. Artwork © 2019 Helen Frankenthaler Foundation, Inc./Artists Rights Society (ARS), New York. Photo: Matteo D’Eletto, M3 Studio. Courtesy Gagosian

Tra questi due punti di svolta, nella grande sala ovale della galleria svettano le imponenti tele dell’artista americana in qualche modo enfatizzate dalle grandi dimensioni dello spazio neutro e luminoso. Due dipinti sembrano legare i due momenti salienti di questa decade particolarmente prolifica dell’artista. In Jupiter (1976) e Reflection (1977),  i colori caldi della terra si incontrano con il blu- verde dell’acqua, in un sorprendente effetto dissolvenza che sembra evocare un paradossale equilibrio di controllo e abbandono.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

I colori si fanno decisamente più caldi nelle due tele  di grande formato Tunis II e Dream Walk Red (entrambe del 1978),  con densi strati di rosso scuro, rosa, cremisi, terra di Siena e rosso scarlatto. Seguono poi lavori più complessi e strutturati negli anni ottanta.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

Come spiega la nota curatoriale:

In Feather (1976), Omen (1980) e Shippan Point: Twilight (1980) i colori si mescolano, si sovrappongono e si ripiegano l’uno nell’altro producendo sfumature morbide ed originali. I tocchi, i segni e i tratti di pigmento giallo di Omen preannunciano le successive tele orizzontali di dimensioni ambiziose: densi grumi e tracce di colore scuro su un fondo più chiaro in Sacrifice Decision (1981), o di colore chiaro su un fondo più scuro in Eastern Light (1982). Con Tumbleweed (1982), Frankenthaler inquadra questo approccio pittorico su un campo verde luminoso e compatto, allontanandolo dal riferimento ai valori atmosferici – di aria e acqua – per portarlo su un terreno più solido, come espresso dal titolo e dalla superficie verdeggiante.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

L’esposizione  – organizzata da John Elderfield, curatore senior di Gagosian – è accompagnata da un catalogo completamente illustrato con un nuovo saggio dello stesso Elederfield.

Sea Change Allestimento della mostra Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

Quella ospitata a via Franceso Crispi è la quinta mostra del lavoro di Frankenthaler presentata nelle varie sedi della Gagosian dal 2013 (la prima in Italia). Ognuna si è soffermata su un particolare aspetto delle numerose sperimentazioni con il colore dell’artista, come quella fondamentale che segna la nascita della sua particolare tecnica soak-stain che l’ha consacrata come una figura di primo piano nel panorama della pittura internazionale del secondo Novecento.

Sea Change Allestimento della mostra alla Gagosian di Roma Foto ArtsLife
Sea Change
Allestimento della mostra
Foto ArtsLife

Complementare alla mostra di Roma è quella che sarà presentata al Museo di Palazzo Grimani durante la Biennale di Venezia 2019 :  in questo caso la mostra però si soffermerà sui concetti di pittura e panorama, passando in esame i quarant’anni di carriera dell’artista, figura di punta della seconda generazione di pittori astratti americani del Dopoguerra e famosa  in tutto il mondo  per il suo ruolo fondamentale nella transizione dall’Espressionismo Astratto al movimento Color Field e che tanti artisti ha influenzato in seguito.

975 Stamford water by E Youkilis WM Courtesy Image Gagosian
975 Stamford water by E Youkilis WM
Courtesy Image Gagosian

Informazioni

HELEN FRANKENTHALER
Sea Change: A decade of paintings, 1974–1983

A cura di John Elderfield
13 marzo – 19 luglio 2019
Gagosian – via Francesco Crispi 16, Roma
https://gagosian.com

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