VIK MUNIZ x RUINART è il risultato della collaborazione dell’artista brasiliano con la Maison vinicola francese. Il progetto, che sarà presentato a miart 2019, racconta la capacità comune dell’arte e della vite di trovare la meraviglia in mezzo alle avversità.
Vik Muniz è l’artista selezionato da Ruinart per rinnovare il suo secolare rapporto con l’arte. La più antica Maison di Champagne al mondo, fondata nel 1729, è legata al mondo artistico fin dal 1896, quando Alphonse Mucha disegnò il manifesto pubblicitario per la casa vinicola. Ogni anno Ruinart affida ad un artista contemporaneo di celebrare la storia e la tradizione del suo marchio, insieme alle crayères, le spettacolari cave di gesso usate come cantine e annoverate dall’Unesco tra i luoghi Patrimonio dell’Umanità.
Come detto quest’anno il compito è stato affidato al brasiliano Vik Muniz. Il frutto di questa collaborazione, VIK MUNIZ x RUINART, sarà presentato nella VIP Lounge di miart 2019, fiera internazionale di arte moderna e contemporanea che si tiene dal 5 al 7 Aprile a Milano. La sua inclinazione scultorea e fotografica, caratterizzata dal legame con la natura e dall’utilizzo di materiali disparati – cioccolato, filo di lino, polvere, zucchero, ketchup, rifiuti, diamanti, caviale, fiori e molto altro ancora – si trova perfettamente allineata con il culto della vite che la Maison coltiva quotidianamente. Sintonia che è si rafforzata nell’ottobre 2018, quando l’artista è stato ospitato da Ruinart nel periodo di vendemmia. Qui ha potuto ammirare uno storico vigneto come Sillery e apprezzare i segreti di una pianta che prospera nelle difficoltà.
Ed è proprio questo l’aspetto che ha ispirato le 6 opere fotografiche realizzate dall’artista. Attraverso l’uso di elementi organici come pezzi di legno annerito, carbone o foglie di chardonnay, le sue fotografie evidenziano la nostra percezione delle proporzioni e giocano con i nostri sensi. Le opere mettono inoltre in risalto la capacità della vite, come forse anche dell’arte, di lasciar emergere la meraviglia dietro le avversità. Come la vite riesce a crescere anche durante gli inverni più rigidi, così l’arte riesce ad indagare il rapporto, non sempre armonioso, tra uomo e natura.
A queste 6 fotografie si aggiunge un’installazione luminosa nelle cave di gesso di Reims usate come cantina da Ruinart. Costituita da 2.800 bottiglie di Dom Ruinart, l’installazione è dotata di un avanzato sistema di LED. L’opera è il frutto della combinazione tra la tradizione dell’entreillage, l’antico processo di accatastamento manuale delle bottiglie in una pila ordinata, e la tecnologia più innovativa.