Torna l’evento internazionale, alla sua 14ma edizione. Per due mesi e mezzo la città (e oltre) diventa una grande esposizione collettiva con 177 mostre in gallerie, musei e molti spazi espositivi non istituzionali
Photofestival 2019: la fotografia ovunque e per tutti
Volti, luoghi, storie. Cristallizzati in uno, dieci, mille scatti. Milano zooma sulla fotografia e lo fa con un maxi evento dal respiro internazionale e un format ben oliato: fino al 30 giugno torna il Photofestival, quest’anno alla sua 14ma edizione.
Per due mesi la città al completo, più un pezzetto di hinterland, ospiterà 177 mostre e un calendario di incontri dedicati all’arte dell’obiettivo. Protagonisti sia autori affermati sia talenti emergenti, presenti all’appello in palazzi storici, gallerie, musei, showroom e biblioteche. Una rete diffusa di sedi dalle anime diverse, che oltrepassa i confini istituzionali e spazia dal centro alle periferie perché,spiega il direttore artistico Roberto Mutti: «La fotografiaè una disciplina intrinsecamente democratica e deve avvicinarsi al suo pubblico». Complici gli spazi privatianche “un po’ fuori mano” ma, soprattutto, le biblioteche comunali, sparse in modo capillare negli angoli più disparati della mappa metropolitana.
Un melting pot di firme e temi
Filo rosso della rassegna, organizzata da AIF – Associazione Italiana Foto & Digital Imaging,l’eterogeneità: a partire dai temi. Dal design – che ha appena sfoggiatoun carisma d’acciaio durante la settimana dedicata al Salone e FuoriSalone – ai reportage a sfondo sociale (le armi, i nuovi poveri, il femminismo). E poi il clima che cambia, il collezionismo e la stessa Milano, come soggetto colto all’improvviso, o “in posa” davanti all’obiettivo. Due mesi intensi, che includerannoi sette giorni di full immersion, dal3 al 9 giugno, della Milano PhotoWeeke la sua pioggia diopening, incontri con gli autori e presentazioni di libri. Inoltre – novità di questo appuntamento 2019–arricchisce il programma un festival satellitea Pavia, con 15 mostre fotografiche.
I grandi nomi e i loro racconti
Spazioa sedi istituzionali e non, ma anche a un ampio ventaglio di stili. Il Photofestival trova la quadratura del cerchio mettendo in evidenzale cifre diversissime dei suoi protagonisti, a partire dai nomi conosciuti a ogni latitudine.Tra i famosi,Vincenzo Castella omaggia Milano, città d’adozione, con le sue prospettive maxi formato – di chiese, mura sacre, spazi urbani e di natura – al Building (fino il 27 aprile). Christopher Broadbentpresenta i suoi still life ad alto tasso di poesia allo Spazio Kryptos (fino il 5 maggio). Bob Krieger espone fino al 30 giugno a Palazzo Morando opere della sua collezione privata – tra gli anni ’60 e ’90, comprese le campagne pubblicitarie dei grandi stilisti italiani– recuperate e riproposte con la curatrice Maria Grazia Vernuccio. E, ancora, Don McCullin, dal 12 maggio al 2 giugno,risponderà all’appello alla Fondazione Sozzanicon gliiconici reportage di guerra.Gian Butturini, invece,racconterà dal 25 maggio al 9 giugno a Palazzo Pirola, Gorgonzola, la Germania dell’Est con scatti in bianco e nero tratti dai reportage realizzati nel 1973 e ’74. Inoltre, Oliviero Toscani, presenteràdal 3 al 30 giugno,presso Fcf Forniture Cine Foto, la mostra Razza Umana: una galleria di ritratti che mette in luce il valore delle differenze attraverso l’inconfondibile modo di fotografare “facendosi guardare negli occhi”.
Giovani promesse sul progetto
E la fotografia del futuro? Osserva il design. Tra le giovani promesse dell’obiettivo, da non perdere lo sguardo di giovani fotografi che ritraggono giovani designer: gli studenti dell’Istituto Italiano di Fotografia e del Corso di fotografia e video di scena dell’Accademia Teatro alla Scala presenteranno al Centro Culturale di Milano, dal 3 al 30 giugno, un reportage video e fotografico sugli espositori under 35 del SaloneSatellite e le loro proposte progettuali.
Prospettive per sognare e riflettere
E poi il Photofestival è fatto di temi e tagli originalissimi. Come gli abiti da sposa usati tra gli anni ’50 e ’70, che Alessandra Battaggi ha ritratto accanto a fotografie delle nozze di chi li ha indossati per raccontare memorie e ricordi di una vita (Palazzo Castiglioni, dal 3 al 17 giugno). Le inquadrature geometriche e i ritratti in movimento di Milano, firmatiDaniele Barraco e Giorgio Galimberti(Palazzo Castiglioni, dal 3 al 17 giugno). I campi arati e le sfumature contrapposte del cielo di Luciano Marchi (Biblioteca Sant’Ambrogio dal 15 maggio al 10 giugno). Il calendario è fitto e variegato. Per orientarsi fa da bussola il sito della manifestazione (www.milanophotofestival.it), con tutti i dettagli e anche il catalogo, che in versione cartacea sarà distribuito gratuitamente in tutti gli spazi espositivi del circuito e nei luoghi più importanti della diffusione culturale milanese.
Photofestival 2019
Direzione artistica: Roberto Mutti
Comitato organizzatore: Giovanni Augusti, Cristina Comelli, Pierluigi Mutti
17 aprile- 30 giugno 2017
www.milanophotofestival.it