Blub, lo street artist dalla sconosciuta identità, porta le sue acquatiche creazione al MANN di Napoli, fino al 30 agosto.
La sua arte gentile colora le strade delle città, cercando angoli dimenticati per ritrarre icone di tutti i tempi, riproposte con la maschera da sub: dalla Venere di Botticelli ad Andy Warhol, da Giuseppe Verdi a David Bowie, da Leonardo da Vinci a Marcello Mastroianni, sono tanti i personaggi che, tra realtà e finzione, sono stati rappresentati dallo street artist Blub, di cui non si conosce l’identità e probabilmente presente in incognito alla inaugurazione della mostra personale, dal titolo: L’arte sa nuotare, al MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, fino al 30 agosto 2019.
La città partenopea è stata fonte di creatività per l’artista misterioso che ha lasciato il segno fra i vicoli stretti del centro storico, dando nuova vita a vecchi sportelli di metallo. Opere dal notevole impatto, volute fortemente dal Direttore del MANN, Paolo Giulierini, come preludio alla grande mostra di archeologia subacquea, intitolata Thalassa, del prossimo autunno, incentrata sulla scoperta e sulla valorizzazione dei reperti archeologici del Mar Mediterraneo.
Il percorso espositivo allestito nella sala del Plastico di Pompei è curato dall’artista Carla Bru e dalla giornalista Maria Paternostro, presenta una serie di opere dello street artist che dialogano con le antichità del MANN, immergendo il visitatore in una dimensione subacquea dai colori sfocati. Nucleo dell’exihibit è uno dei quattro elementi naturali, l’acqua. Un primo approccio è con l’immagine di Carlo III di Borbone, realizzato con una posa austera, su uno sfondo azzurro indossa una maschera da sub, tratto distintivo dell’artista. A seguire, le suggestioni di una inedita Saffo, acrilico su sportello di metallo, gioca con una versione sottomarina di Terentius Neo e sua moglie, e rendono contemporanei alcuni capolavori della statuaria antica, ognuna con una maschera da sub posta alla base: Apollo in bronzo della Casa del Citarista; l’Efebo di Via dell’Abbondanza; un busto di Artemide dal tempio di Apollo di Pompei; il busto di Giove Ammone in marmo e le statue di Venere Marina e Venere Lovatelli.
Interessante è la raffigurazione della Maschera teatrale dell’antica Roma con una maschera da sub, riproposta da Blub, acrilico su sportello di metallo: è una sovrapposizione visiva tra antico e moderno, tra archeologia ed arte contemporanea. Questa simbiosi tra passato e presente è ancora più evidente grazie all’allestimento, al video che ripropone le immagini degli abissi del Mar Mediterraneo e all’effetto sonoro che si diffonde in tutta la sala, realizzato dal regista Riccardo Sansone, che consente ai visitatori di “tuffarsi”, letteralmente, in questa nuova dimensione.
“Nonostante ci si possa trovare in un mare di difficoltà, nella vita abbiamo sempre le risorse per imparare a nuotare. L’arte è una di queste risorse”- commenta Blub– “L’acqua è il mio elemento. Dall’acqua nasce la vita, è il lato nascosto della materia. Quando sei immerso, l’istante si ferma e non c’è peso, mentre i pensieri fluiscono in una dimensione sospesa. Per questo, ripropongo i personaggi che hanno trasmesso un esempio di grandezza in grado di sopravvivere ancora oggi, proprio sotto l’acqua, senza tempo”.