Print Friendly and PDF

TRENT’ANNI DI JAZZ FRA TEATRI, PIAZZE, MALGHE E RIFUGI

C’è tempo ancora fino all’8 luglio per celebrare i trent’anni del Sudtirol Jazzfestival Altoadige. Grandi appuntamenti, 250 artisti da tutto il mondo, incontri fra musicisti del sud e del nord, progetti speciali e circa 100 concerti sparsi in tutta la provincia di Bolzano nei teatri, nelle piazze, nei rifugi e sulle vette. Seguendo il fil rouge dei concerti sarà possibile esplorare un territorio e le sue ricchezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche

Bolzano – Duecentocinquanta artisti da tutto il mondo per salutare trent’anni di vita di uno dei festival jazz più longevi d’Italia in un susseguirsi di location splendide fra musica e panorami alpini che tolgono il fiato. Il Sudtirol Jazzfestival Altoadige prosegue fino all’8 luglio e il motto dell’edizione 2012 è “incontri”: incontri fra valli e montagne, fra musicisti del nord e del sud del mondo e tra i tanti stili del jazz. Con un’impronta decisamente giovane.

Alcuni esempi? Il concerto d’apertura del festival che si è tenuto venerdì scorso e che ha riscosso tantissimo successo e che è stato registrato dall’importante emittente radiofonica tedesca Bayerische Rundfunk. In quell’occasione si sono intrecciati sul palco musicisti di tutta Europa e degli Usa, artisti che desideravano da anni suonare insieme e che volevano lanciarsi in un progetto speciale realizzato appositamente per i trent’anni di questo festival. Intitolato “Encounters” il concerto ha visto protagonisti Jim Black (dr), Paolo Fresu (tr), Gianluca Petrella (trb), Bebo Ferra (guit), Hamilton De Holanda (mandolino), David Linx (voc), Diederik Wissels (p) e Niels Wogram (trb).

Altro incontro da non mancare è quello di sabato 7 luglio, un matinée nella tenuta vitivinicola Alois Lageder a Magrè, in cui Angelika Niescier giovane bravissima sassofonista germano – polacca e gli italiani Simone Zanchini e Stefano Senni, fisarmonicista tra i più eclettici del vecchio continente il primo e contrabbassista in grande ascesa il secondo, eseguiranno una composizione commissionata dal Sudtirol Jazzfestival 2012. Angelika Niescier è oggi fra le musiciste più straordinarie della scena jazzistica europea e il suo album “Sublim III” del 2009 è stato pluripremiato in tutto il vecchio continente.

E dopo l’incontro fra vino e jazz tocca a quello fra il jazz e l’arte: nel fine settimana del 6, 7 e 8 luglio sarà protagonista del festival il Museion, lo splendido museo che Bolzano ha dedicato all’arte contemporanea. Sarà inaugurato per l’occasione un progetto speciale dell’artista italiano Luca Vitone (“Monocromo – variazioni”) mentre sul palco allestito davanti al palazzo cubico di vetro e alluminio si susseguiranno tre serate di jazz innovativo e di stili trasversali. Il 6 luglio è prevista l’esibizione open air del gruppo “Ninety Miles Project”. E anche in questo caso si tratta di un incontro: i musicisti infatti provengono da Portorico, Cuba e USA, un ensemble multiculturale nata nel raggio di 90 miglia, la distanza che separa la florida dall’isola caribica e dal piccolo stato centroamericano. Quello che a politici e diplomatici non è riuscito, ha potuto invece la comunicazione del jazz. Christian Scott – che a Bolzano sarà sostituito da Nicholas Payton (tr) – Stefon Harris (vib) e David Sanchez (sax) hanno inciso il loro album “Ninety Miles” all’Avana, insieme a jazzisti cubani. “Ninety Miles” è dunque una “autentica collaborazione cubano-americana che dissolve i confini”, racconta il gruppo descrivendo il suo progetto, dando vita a una impareggiabile fusione di ritmi caraibici e armonie targate Usa. A Bolzano il trio sarà accompagnato da Zaccai Curtis (p), Luques Curtis (b), Henry Cole (dr) e Mauricio Herrera (perc).

La sera di sabato 7 luglio sempre al Museion di Bolzano sarà la volta di uno degli highlight del Jazzfestival 2012: il concerto del giovanissimo trombettista Ambrose Akinmusire, nato nel 1982 a Oakland (California) e del suo quintetto. Dopo essersi imposto nel 2007 alla Thelonious Monk International Jazz Competition e alla Carmine Caruso International Jazz Trumpet Solo Competition, la critica non ha avuto
più dubbi: Ambrose sarà una delle stelle di prima grandezza del firmamento jazzisitico. Recentemente ha suonato con Vijay Iyer, è presente nell’album “Esperanza” di Esperanza Spalding e nel 2011 ha registrato per la leggendaria casa discografica Blue Note il CD “When the Heart Emerges Glistening”. Insieme ad Akinmusire suoneranno Walter Smith III (sax); Sam Harris (p); Harish Raghava (b); Justin Brown (dr).

“Questa edizione del Festival – spiega Klaus Widmann, direttore artistico della manifestazione – è ancora di più che in passato una sorta di esplorazione, musicale ma anche di un territorio. Seguendo il fil rouge dei concerti si potrà andare alla scoperta del nostro territorio, conoscere le città, immergersi nella natura, scoprire incantevoli vallate e rifugi, magari assaggiando, tra un concerto e un altro, specialità gastronomiche. La programmazione artistica è ancora una volta all’insegna della varietà musicale, del nuovo, il tutto con un’ attenzione particolare agli incontri inediti fra artisti di diverse parti del mondo. Come sempre i concerti sono distribuiti in tutta la provincia, con la partecipazione di oltre 20 comuni il che rende questa manifestazione davvero unica nel panorama europeo”

Altra caratteristica di questa edizione del Festival è la presenza sui palchi della manifestazione della scena jazzistica svizzera. Gruppi quali il quintetto Le Rex (Benedikt Reising: sax; Marc Stucki: sax; Andreas Tschopp: trb; Marc Unternährer: tuba; Rico Baumann: dr) e il loro repertorio che spazia dal groove alle melodie popolari balcaniche, dal rhythm & blues alla marcia funebre del romanticismo; la Miniatur Orchester di Berna (Simon Fankhauser: dr; Dominic Egli: dr; Araxi Karnusian: sax; Silvio Cadotsch: trb; Matthias Spillmann: tr; Lukas Roos: bcl; Domenic Landolf: cl) e il Martin Lechner Duo (Martin Lechner: voc; Roland Köppel: p)

E ancora musica Creola con Danae & os novos crioulos, la prima italiana del duo Francesco Bearzatti (sax/cl) e Louis Sclavis (cl), l’incredibile chitarrista quattordicenne Andreas Varady, nato in Slovacchia da una famiglia di origine gipsy, l’ensemble del pianista norvegese Christian Wallumrod, il duo dei chitarristi tedeschi Ardhi Engl e Geoff Goodman, la sassofonista francese Celine Bonacina e il suo trio, per la prima volta il duo Angelika Niescier e Francesco Bearzatti, il duo voce contrabbasso dei tedeschi Bang Bang, il Nick the Nightfly 5et, i finlandesi del Duo Arctica, il duo di chitarre Metal, Wood and Wine, la suggestiva Orchestra Gagarin. E per concludere un appuntamento, quello con la Minafric Orchestra che rappresenta un viaggio nella storia del Sudtirol Jazzfestival visto che il band-leader Pino Manafra suonò al festival di Bolzano per la prima volta nel 1992 con una band che si chiamava Minafra-Ensemble e che mischiava jazz contemporaneo con la musica popolare mediterranea.

Oltre Bolzano i circa cento concerti del festival toccheranno Brunico, San Vigilio di Marebbe nei rifugi Fanes, Lavarella, Vedla, Sennes e Pederu e ancora Vipiteno, Bressanone, Rio Pusteria, Fiè, Selva di Val Gardena al Rifugio Comici Hutte, Merano, Val Venosta, Abbazia di Novacella e tante altre location.

Per informazioni su date e luoghi di tutti i concerti della manifestazione:
www.suedtiroljazzfestival.com

Commenta con Facebook

leave a reply