Venezia 76, al via la Mostra del Cinema: la Presidente contro Polanski, Leone alla carriera per Almodovar e sbarco di divi hollywoodiani
Mercoledì 28 ha preso il via #Venezia76: cerimonia di apertura alle 19 e a seguire film di apertura, La Vérité di Hirokazu Kore’eda (qui il programma completo). Protagonisti del film Catherine Deneuve, Juliette Binoche e Ethan Hawke. Questa è la prima pellicola con cast internazionale per il regista giapponese “fresco” di Palma d’oro a Cannes 2018 con Un affare di famiglia.
Juliette Binoche ha dichiarato in conferenza stampa: «Erano 14 anni che sognavo e aspettavo di girare con Kore’eda. È stata un’attesa ampiamente soddisfatta». Il film sarà nelle sale italiane dal 3 ottobre.
Quella di Venezia 76 è stata però un’inaugurazione sotto il fuoco della polemica. La presidente di giuria, Lucrecia Martel (La niña santa, Zama), che ha avuto da ridere sulla presenza in Concorso di Roman Polański: «Non separo l’uomo dall’opera. La presenza di Polanski in programma mi ha messo a disagio. Ho fatto delle ricerche sul caso e ho visto che la vittima considera questa vicenda chiusa, senza negare i fatti denunciati. Non posso pormi al di sopra della vicenda giudiziaria, ma posso solidarizzare con la vittima. Non assisterò alla proiezione ufficiale di Polanski perché io rappresento molte donne argentine che lottano su questo fronte e non voglio alzarmi in piedi a applaudirlo». La regista alla condanna in contumacia per “atto sessuale non lecito” ai danni di Samantha Geimer, che all’epoca dei fatti – 1977 – aveva tredici anni. Il regista ne aveva 43 anni.
Luca Barbareschi, tra i produttori del film di Polański ha minacciato di ritirarlo dal Concorso, la regista si è – a modo suo – scusata, e le crisi sembra rientrata. Titolo del film: J’Accuse.
Nella giornata di oggi, giovedì 29, è stato consegnato il Leone d’Oro alla Carriera a Pedro Almodóvar. Alberto Barbera, direttore della mostra ha dichiarato: «Oggi consegniamo il premio con il quale ogni anno riconosciamo a un regista il merito di averci fatto amare il cinema con la propria opera». Almodóvar ritirando il premio ricorda proprio dei suoi esordi alla Mostra del Cinema: «Il mio battesimo internazionale come regista è stato qui alla Mostra nel 1983 con L’indiscreto fascino del peccato. Ero giovane e per me partecipare a un festival internazionale aveva del miracoloso». Il regista spagnolo ha poi aggiunto «Il Leone alla carriera per me è un premio importantissimo – ha proseguito il regista – perché Venezia ricopre un posto speciale. Nel 1988 quando portai ‘Donne sull’orlo di una crisi di nervi’ c’era Sergio Leone Presidente della giuria e a lui e a Lina Wertmuller piacque molto il film. Credo quindi che questo Premio alla carriera sia un atto di giustizia politica dopo 31 anni».
Nei prossimi giorni verrà consegnato anche un secondo Leone d’Oro alla Carriera, quello a Julie Andrews.
Tra i divi arrivati al Lido in queste ore si è visto anche Brad Pitt, arrivato per presentare un Ad Astra, film in Concorso di James Gray (Two Lovers, Civiltà perduta) che lo vede protagonista. L’attore ha raccontato: «Tutti noi ci portiamo dietro delle ferite dalla nostra infanzia. Un attore deve saper usare questi sentimenti ed essere sincero verso lo spettatore: questo è ciò che ho cercato di fare». Il film sarà al cinema dal 26 settembre.
Tra gli altri, sono sbarcati anche Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern, protagonisti di Marriage Story di Noah Baumbach, presentato oggi in Concorso, al cinema e poi su Netflix dal 6 dicembre.
Appuntamento al 7 settembre per sapere chi si accaparrerà l’ambito Leone d’Oro.