Lo scorso 9 settembre si è svolto il garage party per il lancio di ENGINE, il nuovo gin artigianale ispirato al mondo dei motori e dei miti cult anni ’80.
Ambientato in un’autofficina, con un’ospitata d’eccezione che ha fatto fare le ore piccole sulla pista da ballo (Saturnino, Vittoria Cabello e Francesco Russo in consolle, seguiti da Giulia 100), il party è stato organizzato dall’imprenditore Paolo Dalla Mora, per il lancio del suo nuovo Gin craft made.
“L’idea di sviluppare ENGINE nasce dall’unione di mie due grandi passioni, il mondo dei motori e gli spirits, mercato in cui lavoro da oltre 10 anni” racconta Paolo, tra le altre cose titolare della celebre Osteria Campanac a Barbaresco. Già dal nome “ENGINE”, che in inglese significa proprio “motore”, evoca il mondo delle machine. La confezione, una divertente scatola di latta con tappo a vite, ricorda il contenitore per l’olio e la miscela del vecchio scooter scassato.
Ma passiamo al vero carburante della serata: ENGINE è un gin cold compound italiano, imbottigliato a mano nell’Alta Langa, dai profumi e le note di zona: un’aroma di salvia complementa e dona il giusto finale amaricante, digestivo e curioso al più classico ginepro. Da gustare nei classici cocktail come Tonic o Fizz, le note di limone lo rendono perfetto per il Martini e, perchè no, on the rocks. Ingredienti 100% biologici e tecniche di distillazione innovative completano il drink, che si distingue per il profumo inebriante e il carattere deciso e autentico proprio come un motore.
Un frutto anticonvenzionale della sapiente e antica mano artigianale piemontese con un tocco di innovazione nel design e nell’estetica. Insomma, un gin che sa di rivisitazione contemporanea del gin, con un gusto spiccatamente vintage e retrò, condito da una festa divertentissima. Cheers ENGINE!
Alessandra Mangini