Primitive Elements è la mostra presentata dal 23 ottobre al 14 dicembre 2019, alla Galleria delle Stelline di Milano. L’esposizione ospita le fotografie in bianco e nero di Francesco Bosso. Tra foreste pluviali, oceani e isole emerge l’emergenza ambientale di cui la nostra terra è vittima.
Dopo 15 anni trascorsi ad attraversare confini, terre, natura selvaggia, Francesco Bosso racchiude il suo lungo viaggio in una serie di fotografie, ancora impregnate dal senso di attesa e stupore che regna nell’attimo prima dello scatto.
Nel 2015 avviene un cambiamento nella fotografia e nella missione di Francesco Bosso.
In Groenlandia egli vive lo stato di terrore che invade il popolo, impaurito dal grande cambiamento climatico che piano a piano inghiottisce la terra. Dopo l’esperienza, Francesco Basso guarda con occhi diversi il mirino della macchina fotografica e cerca di immortalare quanto sta sparendo davanti ai nostri occhi. Qui fotografa i Diamond, icerberg soli in mezzo all’oceano. Gioielli della natura, enormi ed imponenti, ma destinati ad una morte lenta e dolorosa, di cui noi siamo artefici.
La Galleria delle Stelline, dal 23 ottobre, si tinge di bianco e nero, attraverso i ritratti di una terra ideale immortalata da Francesco Bosso (Barletta, Puglia, 1959) nella sua Primitive Elements. Gli scatti B&W raccontano del viaggio intrapreso in uno scenario incontaminato, abitato da foreste, oceani, cascate e isole galleggianti. Bosso si fa interprete di una problematica sempre più urgente: l’emergenza ambientale. Oltre all’infinita bellezza a cui lo spettatore assiste, è percepibile un sentore di morte, che piano piano invade la fotografia e l’intera sala. L’acqua è uno degli elementi centrali delle sue opere, a volte bianca e limpida, altre nera e oscura. L’elemento umano scompare e la natura viene ritratta sola in un silenzio assoluto.
Le fotografie in grande formato di Francesco Bosso non sono da consumare velocemente: esse contengono una riflessione che coinvolge tutti noi. Mentre il fotografo stampa personalmente le opere in camera oscura, rivive emozioni ed esperienze che forse i nostri figli non conosceranno mai. Dentro agli scatti è insito un vissuto esperienziale che attrae o spettatore, affascinato dal rapporto mistico tra acqua, cielo e terra. Il silenzio che anima la fotografia deve stimolare lo spettatore a non violare la bellezza della natura.