C’è tempo fino al 21 dicembre per visitare Existential Time, la personale di Joseph Kosuth ospitata dalla galleria Lia Rumma.
La mostra, che si sviluppa sui tre piani della galleria, è pensata dall’artista americano come diretta prosecuzione della ricerca avviata nel 2010, anno della sua ultima personale da Lia Rumma. In quell’occasione, il lavoro di Kosuth metteva a tema il problema del tempo prendendo le mosse dalle riflessioni di Samuel Beckett. Nella mostra in questione, invece, gli spunti sono molteplici. Nietzsche, Nabokov, Stein sono solo alcuni degli autori messi in mostra da Kosuth. Un puzzle di scritte al neon ad illuminare le più autorevoli riflessioni sui temi del tempo e dell’esistenza umana. Nelle installazioni del piano terra, il richiamo al tempo è duplice: se le citazioni sono un tentativo di rendere conto del tempo esistenziale – cioè della sua durata -, gli orologi analogici che le accompagnano scandiscono indiscutibilmente il ritmo della vita biologica nel suo aspetto quantitativo.
Protagonista assoluto dell’allestimento del primo piano è Friedrich Nietzsche. All’interno, una stampa UV raffigura il serpente uroboro, antichissimo simbolo della natura ciclica delle cose, da intendersi come riferimento alla teoria filosofica dell’eterno ritorno. Ad accompagnarla, una frase di Nabokov che recita:
“La culla dondola su un abisso, il buon senso ci dice che la nostra esistenza è soltanto un fuggevole spiraglio di luce tra due eternità di tenebre”
All’esterno, lungo la balaustra della terrazza, l’artista omaggia nuovamente il filosofo tedesco ‘illuminando’ il suo pensiero con una serie di installazioni al neon dal titolo Nietzsche enlightened. Assieme a Wittgenstein, infatti, Nietzsche costituisce per Kosuth l’ideale del filosofo non accademico che, rigettando i paradossi del pensiero razionale, delega all’arte una più profonda comprensione dell’umano.
La ricerca concettuale dell’artista americano prosegue poi al secondo piano della galleria con l’installazione Quoted use, scrigno immaginario di oggetti d’uso quotidiano appartenuti ad importanti figure della letteratura o della scienza: accanto alla fittizia poltrona di Virginia Woolf si trova un ipotetico scrittoio di Jane Austen, illuminati dalla fioca luce della lampada di Simone de Beauvoir.
Existential time, concepita come un complesso sistema di richiami e rimandi letterari, può apparire al visitatore più distratto un raffinato esercizio di erudizione. Non è così. In un momento storico in cui a sancire la demarcazione tra arte e non-arte è – più che mai – il mercato, Kosuth intende il suo lavoro come il disperato tentativo di un artista di riappropriarsi della sua funzione originaria: quella della produzione di senso.
La galleria Lia Rumma si trova a Milano in Via Stilicone 19. Orari di apertura: dal martedì al sabato (11-13.30 e 14.30-19). L’ingresso è gratuito.
*Joseph Kosuth, Existential time