Ultimi giorni per visitare la mostra “Franco Rognoni. Racconti di dame e gentiluomini” a Bagnolo Mella
Franco Rognoni (Milano, 1913-1999) è stato pittore, disegnatore e incisore e si è distinto per una ricerca pittorica autonoma ed eclettica, lirica, a tratti grottesca e surreale, nella quale scioglie ogni dicotomia tra interno ed esterno, reale e irreale, reale e astratto, comico e tragico.
Chi sono i suoi indimenticabili personaggi? Ora individui ben definiti (“Nonno sulla spiaggia”, (1997); “Madame B.”, (1987)), silhouette solitarie e allungate, elegantissime, hanno talvolta sguardi torvi, freddi e distaccati, per una fisionomia che rispecchia il carattere; sono
ritratti introspettivi, vere e proprie analisi psicologiche condotte in punta di pennello, con un’ironia bonaria, più o meno marcata, che richiama le caricature di Honoré Daumier.
Ora tipi umani, che rappresentano un’intera categoria, come “Il Contabile” e “Il Pendolare” degli anni ’70. L’uno distinto, preciso e ben vestito, avvolto nella grigia e preziosa routine del lavoro d’ufficio; la bocca, una secca linea di malcontento; l’altro infreddolito, con una sciarpa a proteggerlo, stanco e provato dalla fatica e dalla monotonia del viaggio quotidiano, porta piccoli occhiali: gli occhi sono due sottili fessure azzurre tra i colori scuri.
E ancora raffigurazioni corali dell’andare brulicante delle città, con il moltiplicarsi dei punti di vista e delle prospettive e la descrizione della solitudine contemporanea (“Città”, 1970).
I protagonisti delle sue storie si possono ammirare presso Palazzo Bertazzoli a Bagnolo Mella, in provincia di Brescia, fino al 1. dicembre, nella mostra “Franco Rognoni. Racconti di dame e gentiluomini“, organizzata dall’associazione Eteria, in collaborazione con la Galleria B&B Arte di Canneto sull’Oglio, in provincia di Mantova, e l’Archivio Rognoni. Racconti che ci parlano dell’uomo, con i suoi difetti e le sue debolezze, accolte con amorevole comprensione e uno sguardo spesso ludico e divertito.
Emblematica della produzione di Franco Rognoni è la serie degli Interni/Esterni. Con poche linee, l’artista ritaglia in più campiture il quadro, rappresentando l’ambiente privato di un’abitazione e la strada con il mondo in movimento.
La linea sinuosa del maestro ricorda quella di Osvaldo Licini, uno dei pochi artisti italiani a colpire la sua immaginazione, insieme a Mario Sironi negli anni giovanili. Ma sono soprattutto gli stranieri a cui guarda, con uno spirito e un respiro europeo. Le forme e certi personaggi di Pablo Picasso, le pennellate alla Henri Matisse, la poesia e gli amanti che si alzano in cielo di Marc Chagall, il sarcasmo feroce di George Grosz, Otto Dix e Max Beckmann…
Rognoni reinventa tutte queste suggestioni per creare un suo stile personalissimo. Restando lontano dalla grande polemica italiana tra figurazione e astrazione, spazia volando leggero tra Lirismo, Espressionismo, Surrealismo, Astrazione, Informale… mutando il registro a seconda del lavoro da realizzare.
Franco Rognoni. Racconti di dame e gentiluomini
a cura di Vera Agosti
Palazzo Bertazzoli, Bagnolo Mella (Brescia)
fino al 1 dicembre 2019