Chi è venuto per primo, l’artista o la musa? Quando i ruoli sono interscambiabili.
L’artista può essere sia musa che creatore. Questo fenomeno si manifesta spesso nell’arte moderna, in particolare per quanto riguarda le relazioni di Françoise Gilot & Pablo Picasso, Leonora Carrington & Max Ernst e Camille Claudel & Auguste Rodin.
Queste coppie componevano la loro arte in tandem, influenzandosi reciprocicamente. Nei casi di Gilot, Carrington e Claudel, la storia archetipica dell’artista maschio e della musa femminile è invertita: le artiste hanno cercato ispirazione dalle forme delle loro controparti maschili.
Françoise Gilot & Pablo Picasso
Françoise Gilot è ampiamente conosciuta come l’unica donna che ha osato lasciare Picasso. Si diceva che avesse dichiarato mentre si separavano: “Pensi che le persone saranno interessate a te? Non lo faranno mai, davvero, solo per te. Anche se pensi di piacere alla gente, sarà solo una sorta di curiosità che avranno per una persona la cui vita ha toccato la mia così intimamente”.
Nel 1943, quando Gilot tenne la sua prima grande mostra a Parigi, aveva solo 21 anni, In quella occasione incontrò il 61enne Picasso al ristorante Le Catalan. I due hanno iniziato una relazione decennale che ha portato alla nascita di due bambini, Claude e Paloma. Durante questo periodo, Gilot ha esercitato una profonda influenza sul lavoro di Picasso. Era molto più di una semplice musa e compagna di Picasso; quando l’ha conosciuto per la prima volta, era già una pittrice ambiziosa ed esibizionista.
Il biografo di Picasso ha scritto: ” Ha ricevuto molto più lui da che che lei da lui”. Si sono separati nel 1953. La Gilot ha pubblicato il libro “Life with Picasso”, un complicato ritratto della vita nell’orbita di un genio, che vendette oltre un milione di copie già nel primo anno.
Leonora Carrington & Max Ernst
André Breton descrisse l’incontro tra Leonora Carrington e Max Ernst nel giugno 1937 come un “incontro casuale di possibilità”. Era predeterminato dal momento in cui la madre di Leonora le aveva regalato una copia del volume sul Surrealismo di Herbert Read il Natale precedente, dove aveva scoperto per la prima volta l’opera di Ernst. Un anno dopo, Carrington lo incontrò a una cena. Lo osservò domare la schiuma sulla sua birra per evitare di rovesciarla e quando, alzando lo sguardo dal suo piatto, la notò per la prima volta, si innamorarono. Ha ricordato che:
Max era in quel momento l’uomo che ogni donna aspetta; eccolo lì, l’uomo che avevo sempre immaginato, era un’unione meravigliosa. Avevo 19 anni (lui 46). Abbiamo deciso di vivere a Parigi”
Dalla capitale francese si trasferiscono a Saint-Martin d’Ardèche, dove hanno trasformato una fattoria in un paradiso surrealista, con sculture di cemento e bassorilievi di figure ibride di uccelli e cavalli nel giardino e dipinti di animali immaginari su porte e pareti. Non erano solo amanti, collaboravano nell’arte. Fino allo scoppio della Seconda guerra mondiale, che alla fine li separò.
Camille Claudel & Auguste Rodin
Camille Claudel era un’artista audace e innovativa. Si trasferì a Parigi per intraprendere una carriera nelle arti nei primi anni del 1880 e non aveva ancora vent’anni quando lo scultore Paul Dubois la presentò ad Auguste Rodin.
Nel giro di un anno divenne apprendista nel suo studio, innescando una relazione leggendaria che avrebbe influenzato notevolmente la carriera di entrambi gli artisti. Claudel e Rodin lavorarono fianco a fianco per oltre un decennio, durante il quale Claudel prosperò sia come figura indispensabile nello studio di Rodin sia come scultrice a sé stante, producendo numerosi capolavori eleganti e sensuali.
In questi anni è diventata la musa, collaboratrice e amante di Rodin, la loro collaborazione fu sia passionale che tumultuosa. Mentre i due artisti si avvicinavano professionalmente, la loro relazione romantica iniziò a disintegrarsi nel 1890, quando Rodin rifiutò di lasciare la sua amante di lunga data, Rose Beuret, con la quale aveva vissuto dal 1864.