In quella che fu l’antica Felsina risuonano gli echi di un’affascinante e multiforme cultura. Si rivivono i riti e le arti, si scoprono connessioni, si viaggia lungo la storia.
Sono passati quasi vent’anni dalla grande mostra dedicata ai prìncipi etruschi e il Museo Civico Archeologico di Bologna, detentore di una grandissima collezione permanente che include numerosi materiali sui popoli delle Etrurie, presenta Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna, una mostra che coinvolge 60 musei a livello nazionale e internazionale, promossa e progettata da Istituzione Bologna Musei in collaborazione con la Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche dell’Università di Bologna.
Un progetto scientifico complesso, che mira all’approfondimento della questione etrusca in un vero e proprio viaggio alla scoperta dei territori e dell’urbanizzazione dei Rasna (epiteto con il quale gli etruschi usavano identificarsi) senza tralasciare la sfera del sacro e del vivere quotidiano. Terre, al plurale, perché non è corretto pensare ad una sola Etruria delimitata da precisi confini: oltre ai più famosi insediamenti, questi popoli solcarono i paesaggi dello stivale da nord a sud, viaggiarono e mescolarono la loro cultura con quelle di altri popoli, si appropriarono di nuove tecnologie e ne trasmisero altrettante grazie alle vie del commercio del Mediterraneo. Di questo meraviglioso itinerario si è occupata l’equipe composta da Laura Bentini, Anna Dore, Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi, Laura Minarini (Istituzione Bologna Musei | Museo Civico Archeologico) e Elisabetta Govi, Giuseppe Sassatelli (Cattedra di Etruscologia e Antichità Italiche presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna).
1400 oggetti in mostra, esposti grazie ad un allestimento leggero e diffuso, che facilita lo sguardo del visitatore nel dipanarsi tra la moltitudine di testimonianze esposte; una full immersion tra formazione delle città, scultura, corredi funerari, gioielli, produzione artistica e molto altro ancora, in cui il colore diviene strumento a supporto del visitatore, guidandolo lungo il percorso.
La mostra, aperta dal 7 dicembre 2019 al 24 maggio 2020, è frutto di importanti ricerche di vecchia e nuova data; l’idea dalla quale ha preso forma è stata il desiderio di valorizzare il patrimonio archeologico etrusco conservato a Bologna: ci sono voluti tre anni di lavoro perché, come afferma Paola Giovetti, responsabile del Museo Civico Archeologico di Bologna, «le grandi mostre necessitano di tempo». La struttura del progetto espositivo appare suddivisa in tre macrosezioni – introduzione, linea del tempo, metafora del viaggio – che rispecchiano il processo che ha portato i curatori a concepirlo. A partire dalle suggestioni dei viaggiatori che si accostarono alle terre dei Rasna, tramandate nell’Ottocento mediante dipinti e incisioni, il visitatore intraprende la strada della cultura e della storia del popolo etrusco in un percorso prettamente archeologico, che si snoda in cinque periodi storici contraddistinti da cinque colori diversi. Dai vasi biconici alla fitta rete di scambi commerciali, dai prìncipi alla spiccata attitudine all’urbanizzazione, passando per l’avvento delle aristocrazie e l’evoluzione delle necropoli, gli etruschi vengono raccontati grazie all’accurata spiegazione di quelli che furono i loro usi e costumi nel corso dei secoli.
In occasione della presentazione del progetto alla stampa, Roberto Grandi – Presidente Istituzione Bologna Musei – ha sottolineato: «È una mostra bella e interessante, un viaggio sorprendente. Ma la cosa ancor più sorprendente è che le opere in mostra non sono opere d’arte ma oggetti funzionali dall’estetica meravigliosa. Questi oggetti potrebbero stare in un museo d’arte contemporanea e nessuno si renderebbe conto essere degli etruschi».
La terza e ultima sezione della mostra è interamente dedicata alle Terre dei Rasna. Etruria Meridionale, Etruria Campana, Etruria Interna, Etruria Settentrionale ed Etruria Padana: questa la suddivisione studiata per esemplificare quella che fu l’espansione e l’impatto degli etruschi sul territorio della penisola italiana. Al suo interno spiccano i nomi dei più famosi insediamenti – scelti affinché la trattazione dei grandi fenomeni e dei temi principali fosse di più semplice lettura – ma anche nomi di centri meno noti – come Velzna (odierna Orvieto) e Monte Vetrano (Salerno) – fino ad arrivare agli straordinari reperti lignei rinvenuti in pieno centro a Bologna e appartenenti alla tomba 142 della necropoli di via Belle Arti.
Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna si presenta come un progetto didattico, divulgativo, adatto a tutte le età: un buon pretesto per fare due passi nel mondo dell’archeologia e rimanere affascinati dall’Italia antica e dalle sue storie.
Informazioni utili:
Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna
Dove: Museo Civico Archeologico – via dell’Archiginnasio, 2 (BO)
Quando: dal 7/12/2019 al 24/05/2020
Orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 18 / sabato e domenica dalle 10 alle 20
Biglietti: intero 14 € – ridotto 12 €
Maggiori informazioni su biglietti, orari e dettagli visitando i siti www.etruschibologna.it, www.museibologna.it/archeologico e www.electa.it