GLI ARREDI DI PALAZZO PICA ALFIERI
DALLE COLLEZIONI DI EDOARDO CARACCIOLO CARAFA
DUE ASTE PER DUE CATALOGHI RICCHI DI ARREDI, DIPINTI, SCULTURE, MARMI E OGGETTI D’ARTE 1 marzo 2011, Genova
DUE ASTE PER DUE CATALOGHI RICCHI DI ARREDI, DIPINTI, SCULTURE, MARMI E OGGETTI D’ARTE 1 marzo 2011, Genova
Genova, 2 marzo 2011. Wannenes Art Auctions ha il dispiacere di comunicare che a causa di imprevedibili e imprevisti accadimenti estranei alla volontà della Società l’asta 82 – Gli Arredi di Palazzo Pica Alfieri è stata rimandata. Sarà cura di Wannenes Art Auctions comunicare tempestivamente la nuova data.
Nel pomeriggio di ieri era in programma anche l’unique collection Dalle Collezioni di Edoardo Caracciolo Carafa, che ha registrato una percentuale di venduto del 74,07% per un totale di 508.728 Euro. Un esito lusinghiero che, ancora una volta, conferma come il mercato risponde con interesse e vivacità a proposte oggettivamente valide. Per la freschezza dei pezzi, le testimonianze storiche e il sapore di tradizione di cui era ammantata l’unique collection Caracciolo Carafa era una proposta significativa. Top lot dei dipinti è stato il Ritratto di Ferdinando IV di Borbone (firmato sul bordo della console Raphael Mengs F.) attribuito alla scuola pittorica napoletana, probabilmente da riferire a Francesco Liani (attivo a Napoli tra il 1740 e il 1777) battuto a 30.750 Euro. A poco meno, 28.290 Euro è stato aggiudicato il trittico di tele raffiguranti Giochi di putti di Fedele Fischietti (Napoli 1734-1789), uno dei principali attori della pittura napoletana nella seconda metà del Settecento. A 20.910 Euro è stato battuto l’olio su tela, a soggetto mitologico, Meleagro e Atalanta opera di un seguace o collaboratore del maestro fiammingo Jacob Jordaens (Anversa 1539-1678). Tra gli arredi un compratore in sala si è aggiudicato a 25.830 Euro una coppia di cassettoni napoletani del XVIII secolo in legni vari con piani in marmo; ugualmente in sala è stato aggiudicato a 31.980 Euro, top lot tra gli arredi, un bel mobile a doppio corpo (Italia meridionale, XVIII secolo) con intarsi figurativi in legni vari e lo stemma Caracciolo al centro della ribalta. Sempre tra gli arredi ottimo risultato, 30.750 Euro, per un lampadario napoletano del XIX secolo a otto luci dagli eleganti braccetti in legno dorato e ebanizzato raffiguranti figure femminili alate che reggono delle piccole bobeches fiorite. I rilanci al telefono e in sala hanno sottolineato l’interesse verso tutti i pezzi recanti lo stemma Caracciolo, esempio ne sono i due grandi servizi in argento che hanno quadruplicato la stima.
Nel pomeriggio di ieri era in programma anche l’unique collection Dalle Collezioni di Edoardo Caracciolo Carafa, che ha registrato una percentuale di venduto del 74,07% per un totale di 508.728 Euro. Un esito lusinghiero che, ancora una volta, conferma come il mercato risponde con interesse e vivacità a proposte oggettivamente valide. Per la freschezza dei pezzi, le testimonianze storiche e il sapore di tradizione di cui era ammantata l’unique collection Caracciolo Carafa era una proposta significativa. Top lot dei dipinti è stato il Ritratto di Ferdinando IV di Borbone (firmato sul bordo della console Raphael Mengs F.) attribuito alla scuola pittorica napoletana, probabilmente da riferire a Francesco Liani (attivo a Napoli tra il 1740 e il 1777) battuto a 30.750 Euro. A poco meno, 28.290 Euro è stato aggiudicato il trittico di tele raffiguranti Giochi di putti di Fedele Fischietti (Napoli 1734-1789), uno dei principali attori della pittura napoletana nella seconda metà del Settecento. A 20.910 Euro è stato battuto l’olio su tela, a soggetto mitologico, Meleagro e Atalanta opera di un seguace o collaboratore del maestro fiammingo Jacob Jordaens (Anversa 1539-1678). Tra gli arredi un compratore in sala si è aggiudicato a 25.830 Euro una coppia di cassettoni napoletani del XVIII secolo in legni vari con piani in marmo; ugualmente in sala è stato aggiudicato a 31.980 Euro, top lot tra gli arredi, un bel mobile a doppio corpo (Italia meridionale, XVIII secolo) con intarsi figurativi in legni vari e lo stemma Caracciolo al centro della ribalta. Sempre tra gli arredi ottimo risultato, 30.750 Euro, per un lampadario napoletano del XIX secolo a otto luci dagli eleganti braccetti in legno dorato e ebanizzato raffiguranti figure femminili alate che reggono delle piccole bobeches fiorite. I rilanci al telefono e in sala hanno sottolineato l’interesse verso tutti i pezzi recanti lo stemma Caracciolo, esempio ne sono i due grandi servizi in argento che hanno quadruplicato la stima.
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comunicato stampa pre-asta
Wannenes Art Auctions apre il 2011 con due aste di antiquariato l’1 marzo a Palazzo del Melograno. Battute nei saloni della sede genovese, le aste 82 e 83 per ragioni evidenti non sono delle house sale, ma l’unicità delle provenienze e la ricchezza dei cataloghi le avvicina molto a quelle coinvolgenti vendite.
Il catalogo 82 raccoglie tutti gli arredi dell’avito Palazzo della famiglia aquilana Pica Alfieri, l’83 disperde una parte delle Collezioni di Edoardo Caracciolo Carafa.
L’offerta di corpus storico-artistici come quelli delle aste Pica Alfieri e Caracciolo Carafa – collezioni intere e inedite per il mercato antiquario – sono le peculiarità che hanno fatto della Wannenes Art Auctions la Casa d’Aste dominante sul mercato interno per il comparto dell’antico e, in particolare, la maison italiana che ha un’ottima consuetudine con trend positivo nelle vendite legate al collezionismo privato. Un percorso prestigioso iniziato con l’asta degli Arredi di Palazzo Ricci Petrocchini (settembre 2009), proseguito con la vendita de la Collezione di un Gentiluomo Torinese (dicembre 2009), cui sono seguite alcune proprietà di nobili famiglie bolognesi per arrivare al successo della vendita di Villa Coardi di Carpeneto Mazza (settembre 2010).
ASTA 82 – GLI ARREDI DI PALAZZO PICA ALFIERI
Il Palazzo Pica Alfieri de L’Aquila occupa un lato di piazza Santa Margherita e guarda su via Bafile, come molte delle strutture storiche del centro della città abruzzese torna spesso nella cronaca più recente per le drammatiche conseguenze del sisma del 6 aprile 2009. L’attuale architettura d’impronta fortemente barocco aquilana è frutto dei rifacimenti che si sono resi necessari a causa dei crolli provocati dal terremoto del 1703. Due eventi che hanno modificato radicalmente l’aspetto strutturale dell’edificio ma non ne hanno cancellato la storia, e la memoria di ospiti illustri come la Regina Giovanna I d’Aragona che vi dimorò nel 1493.
Il Palazzo entra nelle proprietà della Famiglia Alfieri nel 1685 quando Ludovico lo acquista dal principe Maffeo Barberini e aggiunge il cognome Pica esattamente 100 anni dopo, nel 1785, quando Eusebia Alfieri sposa Giannantonio Pica. Nel 1806 la nuova famiglia avrà l’onore di organizzare nei saloni del Palazzo un ricevimento per il Sovrano del Regno delle due Sicilie Giuseppe Napoleone.
Non è difficile immaginare gli ospiti che si muovono nei saloni illuminati dalla luce delle candele che si riflettono in mille bagliori nelle specchiere dorate… di cui una suite di quattro veneziane (stima 40/60.000 euro) saranno battute da Wannenes l’1 marzo. I lotti, un susseguirsi di arredi che testimoniano la lunga tradizione e i fasti di questo Palazzo nobiliare, comprendono salotti completi di divani poltrone e poltroncine, tavoli e sedie, cassettoni, consolle e credenze. Parte integrante del catalogo la ricca e WANNENES ART AUCTIONS completa pinacoteca composta da oltre 50 dipinti tra i quali figurano una serie di sei battaglie ad olio su tela di Girolamo Cenatiempo ( stima 36/48.000 euro), la Deposizione, olio su tela, di Pompeo Cesura (stima 20/ 30.000 euro) e uno straordinario gruppo di 11 dipinti di Vasi di fiori di diverse misure eseguiti da Francesco Lavagna (stima 35/50.000) tutti con cornici originali.
Il Palazzo entra nelle proprietà della Famiglia Alfieri nel 1685 quando Ludovico lo acquista dal principe Maffeo Barberini e aggiunge il cognome Pica esattamente 100 anni dopo, nel 1785, quando Eusebia Alfieri sposa Giannantonio Pica. Nel 1806 la nuova famiglia avrà l’onore di organizzare nei saloni del Palazzo un ricevimento per il Sovrano del Regno delle due Sicilie Giuseppe Napoleone.
Non è difficile immaginare gli ospiti che si muovono nei saloni illuminati dalla luce delle candele che si riflettono in mille bagliori nelle specchiere dorate… di cui una suite di quattro veneziane (stima 40/60.000 euro) saranno battute da Wannenes l’1 marzo. I lotti, un susseguirsi di arredi che testimoniano la lunga tradizione e i fasti di questo Palazzo nobiliare, comprendono salotti completi di divani poltrone e poltroncine, tavoli e sedie, cassettoni, consolle e credenze. Parte integrante del catalogo la ricca e WANNENES ART AUCTIONS completa pinacoteca composta da oltre 50 dipinti tra i quali figurano una serie di sei battaglie ad olio su tela di Girolamo Cenatiempo ( stima 36/48.000 euro), la Deposizione, olio su tela, di Pompeo Cesura (stima 20/ 30.000 euro) e uno straordinario gruppo di 11 dipinti di Vasi di fiori di diverse misure eseguiti da Francesco Lavagna (stima 35/50.000) tutti con cornici originali.
ASTA 83 – DALLE COLLEZIONI DI EDOARDO CARACCIOLO CARAFA
Lo stemma della famiglia Caracciolo orna una serie di argenti che assieme a molti oggetti d’uso, d’arredo e d’arte compongono il catalogo della vendita che brilla la rarità di alcuni arredi e l’importanza storico-artistica di taluni dipinti.
Partendo proprio da questi ultimi va segnalato l’interesse storico, oltre che artistico, della serie oli su tela attribuiti a Gaetano De Simone (attivo a Napoli tra il 1770 ca. e il 1822) che compongono un’interessante antologia di notabili napoletani. Una serie anche per Fedele Fischetti (Napoli 1734-1789) di cui si battono Giochi di putti (stima 20/30.000 euro), una serie di tre oli dal soggetto leggiadro legato alla pittura di genere è peculiare all’artista come a molti suoi contemporanei.
Lodovico Cardi detto Il Cigoli (San Miniato 1559 – Roma 1613) è presente in catalogo con San Francesco (stima 15/20.000 euro), un olio su tela che propone un soggetto religioso sicuramente caro al pittore come testimonia il San Francesco che riceve le stigmate conservato alla Galleria degli Uffici a Firenze.
Di assoluto rilievo storico artistico è il Ritratto di Ferdinando IV di Borbone (stima 20/30.000 euro), un olio si tela firmato sul bordo della console da “Raphael Mengs F.” Quello posto in asta da Wannenes non è l’unico ritratto del regnante borbone eseguito da Anton Raphael Mengs (Aussig 1728 – Roma 1779), se ne conoscono altri due, conservati, uno a Capodimonte e uno a Madrid.
Tra i mobili spiccano due straordinari cassettoni impiallacciati in legni vari di manifattura siciliana del XVIII secolo (stima € 150.000 – 180.000). Due arredi eccezionali di caratura assoluta che rispondono per l’eleganza, l’armonia delle forme e la perizia tecnica delle impiallacciature alle esigenze del più raffinato mondo collezionistico internazionale.
In oltre sarà battuto un insieme di console, poltrone e librerie, e un raro mobile a doppio corpo di manifattura napoletana del XVIII secolo (stima 20/30.000 euro) decorato con lo stemma dalla famiglia Caracciolo, nonché una coppia di cassettoni napoletani del XVIII secolo (stima 15/20.000 euro).
Asta n° 82 – Gli Arredi di Palazzo Pica Alfieri
Asta n° 83 – Dalle collezioni di Edoardo Caracciolo Carafa
1 marzo 2011 – Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – GenovaEsposizione, per entrambe, dal 25 al 28 febbraio 2011 – dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Cataloghi 20 € – Online su www.wannenesgroup.com/calendario_aste.php
Asta n° 83 – Dalle collezioni di Edoardo Caracciolo Carafa
1 marzo 2011 – Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – GenovaEsposizione, per entrambe, dal 25 al 28 febbraio 2011 – dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Cataloghi 20 € – Online su www.wannenesgroup.com/calendario_aste.php
INFORMAZIONI
WANNENES ART AUCTIONS
Palazzo del Melograno, Piazza Campetto 2 – 16123 Genova
tel +39 010 2530097 – fax – +390102517767
info@wannenesgroup.comwww.wannenesgroup.com
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