Il Ministro Franceschini fa il punto della situazione sulla riforma che porta il suo nome: dal 2014 ad oggi si registra un aumento di oltre 10.000.000 di visitatori. “Siamo cresciuti più degli altri paesi” afferma il Ministro che annuncia anche importanti novità sulla metropolitana a Piazza Venezia e una grande mostra evento dedicata a Dante nel 2021.
Roma – Presso la sede della stampa estera il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini ha presentato il nuovo bando internazionale 2020 dei musei italiani annunciando anche importanti novità.
Di seguito i temi trattati dal ministro Franceschini durante la conferenza stampa convocata per presentare il nuovo bando internazionale 2020 dei musei italiani.
La Riforma del 2014
Innanzitutto Franceschini ha snocciolato alcuni dati inerenti la riforma dei musei che lo ha visto protagonista nel 2014.Soffermandosi dapprima sull’immenso patrimonio artistico – architettonico dell’Italia, un unicum nel mondo.
“L’Italia ha questa caratteristica particolare di non avere come altri paesi un grande museo nazionale che ha raccolto opere da tutto il paese ma ha la caratteristica che tutti i musei che via via sono nati e cresciuti, sono restati profondamente legati e radicati al territorio”
Una ricchezza sconfinata di musei, collezioni, parchi archeologici che è stata molto ben tutelata dalla legislazione italiana, dalle soprintendenze e del Ministero, ma non era accompagnata da un’altrettanta efficace azione dal punto di vista della valorizzazione:
” I musei italiani fino alla riforma del 2014, erano uffici delle soprintendenze. Non avevano un direttore con un ruolo dirigente, erano diretti da un funzionario gerarchicamente dipendente dal soprintendente che si occupava nello stesso momento sia di valorizzazione che di gestione dei musei che di tutela del territorio. I musei non avevano autonomia, non avevano comitati scientifici, non avevano un’identità giuridica e non avevano un bilancio autonomo. Noi ci siamo posti il tema di cambiare questo sistema e affiancare a questa efficace tutela del patrimonio in Italia, una efficace azione di valorizzazione per avvicinare il musei italiani agli standard internazionali. Sia i grandi musei che i musei più piccoli . Con la riforma è stata creata una Direzione Generale dei Musei, sono stati creati dei poli regionali”.
Boom di visitatori dal 2014
I risultati, spiega il ministro Franceschini, sono stati subito importanti:
” Miglioramento in termini di servizi, miglioramento in termini di ricerca e di tutela e soprattutto miglioramento in termini di numero di visitatori”.
Quest’ultimo non l’unico parametro con il quale si può giudicare un settore particolare come quello della tutela e valorizzazione del patrimonio, ma indubbiamente il più indicativo. A tal riguardo il ministro snocciola dei numeri che svelano un trend indubbiamente più che positivo. Parliamo di un aumento di visitatori del 34,1% in più. L’Italia in tal senso è addirittura cresciuta più di molti altri paesi giudicati più ‘virtuosi’ nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico.
“Dal 2014 ad oggi, abbiamo avuto oltre 10.000.000 di visitatori in più in 5 anni, con una crescita importante nei grandi musei ma anche una crescita ancora più importante- e questo ci rende particolarmente orgogliosi- dei musei minori”.
La promozione tramite l’iniziativa delle domeniche al museo
Il raggiungimento di questo risultato è stato accompagnato anche da un’azione di promozione e in particolare dalla importante iniziativa della domenica gratuita al museo. Si tratta infatti di un progetto che non solo ha incrementato il numero dei visitatori attratti dalla gratuità degli eventi ma ha anche fatto conoscere il nostro immenso patrimonio costituito anche da una miriade di musei più piccoli, ma con opere straordinarie. Quindi, in sostanza, l‘iniziativa della prima domenica del mese gratuita al museo ha portato ad un aumento anche dei visitatori dei musei a pagamento.
” Ci sono stati più visitatori ai musei nelle domeniche gratuite ai musei che non nelle partite di calcio della serie A!” esclama sorridendo.
E rivendica dunque anche il merito di quei direttori dei musei scelti tramite selezione internazionale che aveva suscitato non poche polemiche tra gli addetti ai lavori.
Il ministro poi ci tende a precisare che la maggiore entità di incassi va a beneficio non solo del museo che ‘incassa’, quindi in particolare del grande museo, ma anche dei musei più piccoli perché con la riforma è stata introdotta una per cui il 20 % degli incassi di tutti i musei – compresi il Colosseo, gli Uffizi e il Parco di Pompei tanto per fare un esempio- viene redistribuito anche ai musei più piccoli.
Il nuovo bando internazionale 2020 per 13 nuovi istituti autonomi
“Per tutti questi motivi, si è deciso di andare avanti con la riforma abbiamo aggiunto musei e parchi archeologici nuovi e il bando internazionale per i 13 nuovi istituti autonomi è da oggi online sul sito del ministero”: www.beniculturali.it/museitaliani.
Gli interessati a partecipare alla selezione possono presentare la propria candidatura entro le ore 12 GMT del giorno 3 marzo 2020.
” Grazie a questo nuovo bando tredici importanti realtà del patrimonio culturale italiano avranno un direttore selezionato tra i massimi esperti nazionali e internazionali. Come nelle precedenti edizioni, i nuovi direttori saranno valutati da una commissione composta da esperti di chiara fama e elevato livello scientifico. I dati registrati negli ultimi anni parlano chiaro: l’incrocio tra autonomia e qualità dei direttori si è dimostrato un mix vincente per i musei e per lo sviluppo dei territori”.
Ecco i musei ‘in cerca’ di un direttore :
1. Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini (Napoli)
2. Galleria Borghese (Roma)
3. Galleria Nazionale delle Marche (Urbino)
4. Museo Archeologico Nazionale di Cagliari
5. Museo Nazionale d’Abruzzo (L’Aquila)
6. Museo Nazionale di Matera
7. Museo Nazionale Romano (Roma)
8. Palazzo Ducale di Mantova
9. Palazzo Reale di Napoli
10. Parco Archeologico di Ostia antica (Roma)
11. Parco Archeologico di Sibari (Cosenza)
12. Pinacoteca Nazionale di Bologna
13. Vittoriano e Palazzo Venezia (Roma)
La nuova fermata della metro al Vittoriano sul modello del Louvre
Quanto al Vittoriano Franceschini annuncia una importante novità:
“La fermata della metropolitana di Piazza Venezia che si sta costruendo sarà sul modello del Louvre, una porta di accesso al Palazzo di Piazza Venezia, costituito da Palazzo Venezia e dal Vittoriano riconosciuto autonomo dall’ultima riforma. E’ una competenza del comune ma ci stiamo lavorando insieme”
Una grande mostra evento dedicata a Dante alle Scuderie del Quirinale nel 2021
Un’ altra importante anticipazione riguarda invece la prossima esposizione che sarà allestita presso le Scuderie del Quirinale dopo la mostra evento di Raffaello.
“Saraà dedicata a Dante, inaugurata dal Presidente della Repubblica e sarà un evento molto importante”.
Quanto inciderà sul flusso del turismo il coronavirus?
Infine non manca il capitolo ‘Coronavirus’ anche se sollecitato da alcuni giornalisti presenti alla conferenza che hanno chiesto al ministro come il nostro paese intenda ovviare al problema che questa emergenza potrà pesare sul nostro turismo:
“Non abbiamo i numeri, ma è evidente che ci saranno problemi sui flussi turistici con la Cina, in entrambe le direzioni: stiamo aspettando i numeri sull’evoluzione della situazione. Ci sarà un cambiamento dei flussi turistici cinesi in entrata, vedremo e lo gestiremo, non possiamo cambiare le politiche sui flussi turistici degli altri paesi. Per quanto riguarda gli eventi previsti per l’anno culturale Italia Cina invece tutto proseguirà come previsto”.