Il Ligabue di Flavio Bucci. L’attore torinese è mancato all’età di 72 dopo una vita in bilico tra talento e eccessi
Flavio Bucci esordisce nel cinema nel 1973 con Elio Petri, il regista che lo sceglie come protagonista del suo film La proprietà non è più un furto. Qualche anno dopo arriva la popolarità del grande pubblico, è il 1977 e Bucci diventa Ligabue nello sceneggiato Rai diretto da Salvatore Nocita: «Una fatica psicofisica immane, tre ore di trucco, pieno di lattice sulla faccia e due calotte sulla testa che mi gratto ancora oggi».
Il 27 febbraio arriva al cinema un nuovo Antonio Ligabue, quello di Elio Germano, diretto da Giorgio Diritti – in Volevo Nascondermi (in concorso al Festival di Berlino 2020) – ma quella di Flavio Bucci è un’interpretazione così amata dal grande pubblico che sarà difficile da “battere”.
Lo sceneggiato televisivo del 1977 diretto da Salvatore Nocita è stato trasmesso in prima serata in tre puntate, dal 22 novembre al 6 dicembre. A quei tempi Raiuno era il Canale 1. Lo sceneggiato è basato sulla vita di Antonio Ligabue, interpretato in maniera magistrale da Flavio Bucci. Nel cast anche Pamela Villoresi Renzo Palmer.
Lo sceneggiato è stato presentato anche al Festival di Montréal dove ha conseguito due premi (il Gran Premio delle Americhe e il Premio alla migliore interpretazione maschile).
>> Ligabue: su Raiplay lo sceneggiato è disponibile in versione integrale.