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Freud, la serie dark fra realtà e finzione, a fine marzo su Netflix

Robert Finster è Freud nella serie Netflix Robert Finster è Freud nella serie Netflix
Robert Finster è Freud nella serie Netflix
Robert Finster è Freud nella serie Netflix

Lunedì 23 marzo è la data d’esordio della serie in otto episodi Freud, disponibile sulla piattaforma Netflix dopo quattro anni dalla sua ideazione e dopo tre dal primo annuncio ufficiale, avvenuto nel 2017 ai Berlin Drama Series Days.

Nella Vienna di fine Ottocento, il giovane psicanalista Sigmund (Robert Finster), che non è ancora divenuto il padre della psicanalisi, si trova coinvolto in una serie di delitti e, affiancato da una medium, aiuta un ispettore a risolvere i casi. Con lo sfondo di cupe atmosfere da thriller, le teorie di Freud prendono corpo attraverso esperienze legate al paranormale, alle prime ipnosi terapeutiche e all’osservazione attiva dei misteri della coscienza umana.Il fondatore della psicoanalisi si serve della sensitiva Fleur Salomè (interpretata da EllaRumpf) per aiutare l’ispettore Alfred Kiss (Georg Friedrich). Quest’ultimo è un membro della polizia viennese e veterano di guerra ed è uno dei pochi nella Vienna dell’epoca a non opporsi alle teorie rivoluzionarie di Freud, il quale viene, invece, osteggiato dai medici e dalla società. Durante le indagini, i tre si ritroveranno nel mezzo di una cospirazione omicida che tiene col fiato sospeso l’intera Austria.

La prima mondiale della serie si è tenuta lo scorso 20 febbraio ai Berlinale Series 2020; la cooproduzione è austriaco-tedesca, così come gli attori, il regista (Marvin Kren, noto per l’esperienza nel genere horror) e gli sceneggiatori.La trama della fiction è frutto di una ricostruzione fantasiosa dei primi anni della vita professionale di Freud. Basti pensare che uno dei motivi che portò il grande psicanalista alla rottura con l’allievo Jung fu proprio la divergenza di vedute sul mondo del paranormale che Freud rifiutava seccamente;un argomento, quello dei fenomeni extrasensoriali,che è alla base dell’intreccio narrativo. Il personaggio della sensitiva si chiama Salomè, stesso cognome di una grande amica di Freud, scrittrice e psicanalista, ma che non risulta essere stata una medium. Vero è che Freud, soprattutto nei primi anni di attività, sperimentò assiduamente l’ipnosi come forma di terapia per l’isteria; e di ipnosi e isteria si parla nel promo della serie. Realtà e finzione, insieme ad atmosfere dark inquietanti e cupe, sono sapientemente miscelate per catturare l’attenzione del consumatore di serie cult, ovvero il pubblico prevalente di Netflix.

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