Com’è cambiata la vita degli artisti durante la quarantena? Come sono mutate le loro abitudini, il loro sentire, il loro lavoro?
L’aria sospesa, gli spazi dilatati, i silenzi, il fluire sordo del tempo. L’attesa pervasa di un chiarore surreale e indefinito che scandisce le vite della quarantena. Abbiamo chiesto a una serie di artisti di raccontarci lo scorrere del tempo dalle proprie case, trasformate in temporanei atelier. La vita di un artista ai tempi della pandemia.
I tempi di Maurizio Bongiovanni
Come passi la giornata, dove e come dipingi ora?
Direi che questa pandemia non ha modificato tanto la mia routine.
Quando il sole salta fuori e non fa freddo, ho la fortuna di avere un piccolo terrazzo dove posso disegnare ammirando le montagne.
Il mio studio si trova nello stesso palazzo al piano terra, quindi sono proprio fortunato.
Nonostante il mio umore si trovi sulle montagne russe per la situazione che stiamo tutti vivendo, progetto e dipingo come al solito.
Tempo, Spazio, Suono. Concetti ricalibrati, relativi, riformulati…
Nessun cambiamento, vivo sempre nella mia isola deserta.
Leggere, scrivere, riflettere, altro…
Sto leggendo forse un po di più… Ho appena letto un bellissimo libro di Roberto Bolaño Amuleto, mi ha portato in Messico.
Prima cosa che farai quando finisce la quarantena?
Conservo nella memoria una bella gita in bicicletta, fatta a Morimondo con un caro amico pittore… spero di rifarla con lui a ridere e scherzare