Nelle lingue indo-germaniche màn ha il significato di pensare, conoscere, intendere, misurare.
Sulla radice màn si costruisce la parola ‘mente’ ed in genere tutte le parole legate al manere, al permanere da cui la pretesa della mente di essere un contenuto stabile, eterno.
Una mostra d’arte è innanzitutto una visione della mente, un pensiero che unisce le opere e attraverso le opere va costruendo un senso del mondo. È il contenuto visivo di un’intuizione – che l’artista trasmette avvalendosi tra gli altri del mezzo pittorico – e delle sue qualità di traduzione del pensiero. A partire da questa constatazione ciò che Paolo Chiasera propone è di estendere i generi pittorici alle pratiche curatoriali, traducendo il contenuto della mostra nel codice della pittura, in una ‘Exhibition Painting’; ovvero in una mostra che si realizza all’interno della rappresentazione. Come ogni mostra, l’Exhibition Painting include opere di vari artisti ma, lavorando sul concetto inteso nell’accezione aristotelica come conoscenza di ciò che vi è di identico in una molteplicità, elabora una produttiva differenza rispetto gli sviluppi dell’Appropriation e della Reappropriation Art.
È grazie alla libertà espressiva garantita dalla mediazione pittorica che la mostra e il pensiero di essa si sganciano da limitazioni di sorta per ricostituirsi all’interno della tela come spazio di immaginazione ed emancipazione; come progetto cui la mente dell’osservatore è invitato a confrontarsi completando autonomamente l’esperienza della mostra. Mediante le immagini, l’Exhibition Painting sembra dunque radicalizzare la lezione di Lawrence Weiner circa il ruolo dello spettatore attraverso la ricerca conoscitiva dell’Atlante di Aby Warburg, problematizzando dunque l’instabile relazione esistente tra il linguaggio e il suo contesto d’uso, tra la natura e la cultura, tra il simile e la similitudine.
Distacco, Madonna della Scodella e Melancholia sono i titoli di tre exhibition paintings elaborati in occasione della terza mostra di Paolo Chiasera presso Francesca Minini.
Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 11 alle 19:30
FRANCESCA MININI
VIA MASSIMIANO 25
I-20134 MILANO
T +39.02.26924671
F +39.02.21596402
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