Filosofo della scienza, matematico, accademico, tra i maggiori epistemologi degli ultimi decenni. Un intellettuale a 360 gradi che si è dedicato all’indagine delle relazioni tra scienza, etica e politica. Oggi, 15 giugno, all’età di 75 anni si è spento Giulio Giorello, difensore convinto della libertà umana in tutte le sue forme, storico docente di Filosofia della scienza all’Università Statale di Milano. Era appena riuscito a superare il Covid-19 dopo un ricovero in ospedale durato quasi due mesi. Solo tre giorni fa, il 12 giugno, Giorello aveva sposato la compagna, Roberta Pelachin.
ORA SONO A CASA MIA di Giulio Giorello su La Lettura
Giorello ha diviso i suoi interessi tra lo studio di critica e crescita della conoscenza con particolare riferimento alle discipline fisico-matematiche e l’analisi dei vari modelli di convivenza politica; dalle sue prime ricerche in filosofia e storia della matematica, i suoi interessi si erano poi ampliati verso le tematiche del cambiamento scientifico e delle relazioni tra scienza, etica e politica. La sua visione politica era di stampo liberal democratico e si ispirava, tra gli altri, al filosofo inglese John Stuart Mill. Dirigeva la collana Scienza e Idee per l’editore Raffaello Cortina.
Molti erano gli aspetti della biografia di Giorello che ne facevano un intellettuale dal profilo spiccato e originale. Accanto allo studioso di vaglia capace anche di essere polemico, sia pure con garbo, accanto all’ex presidente della Società italiana di logica e filosofia della scienza, c’era l’appassionato di fumetti, l’amante della verde Irlanda e delle sue leggende, una personalità aperta al confronto con chiunque, un uomo immensamente curioso rispetto a tutto quello che si muoveva nella società.
IL RICORDO di Edoardo Boncinelli