Collezione Maramotti, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto e Fondazione Arturo Toscanini presentano The Other Side, una “videocreazione a distanza” coreografica e musicale, che debutterà il 25 giugno sulla RAI 5. Un progetto di Collezione Maramotti che unisce danza, musica e arti visive. Un progetto pensato ad hoc per rispondere in maniera creativa alle esigenze di questo particolare momento.
Quattro linguaggi si incontrano, e offrono il proprio contributo ad una creazione “time & site specific”, nata al tempo dell’isolamento, ma diventata via via un cantiere di ricerca articolato e complesso. Una storia (di Simone Giorgi) di solitudini che si rincorrono da una parte all’altra delle pareti, sul filo di grandi brani di repertorio (Ludwig van Beethoven) o di musiche scritte per l’occasione (da Fabio Massimo Capogrosso).
La coreografia è di Saul Daniele Ardillo che lavorerà con 15 danzatori di Aterballetto. Il trio violino/violoncello/pianoforte della Filarmonica Arturo Toscanini eseguiranno un programma beethoveniano (il musicista che ha sperimentato il senso fisico del limite e lo ha superato) e tutto questo dialogherà con l’opera Love di Luisa Rabbia – un quadro del 2017 che si trova alla Collezione Maramotti – che riflette sulla condizione esistenziale, sulla connessione tra gli esseri umani e l’ambiente che li circonda. Ciascun danzatore è filmato da solo, ma avverte nella (immaginaria) stanza accanto la presenza di uno sconosciuto musicista che suona.
<Quello con la Toscanini è un dialogo già iniziato, che ci interessa particolarmente>, precisa Gigi Cristoforetti, direttore della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto. <In questo periodo non stiamo facendo quasi nulla di ciò che avevamo previsto. Un disastro dal quale non ci facciamo piegare, e ne approfittiamo per approfondire dimensioni artistiche alle quali teniamo moltissimo, per le quali non c’era mai tempo. La videodanza, in particolare, ci permette di rapportarci con nuovi pubblici, e il dialogo interdisciplinare è una delle scommesse più importanti della contemporaneità. Per questo sono particolarmente felice che Ravenna Festival, nostro partner stabile, ci accompagni nel momento in cui dobbiamo rimandare la prima del Don Juan (che era prevista in giugno al Teatro Alighieri di Ravenna), e che anche la Collezione Maramotti sia nostro complice, aggiungendo un linguaggio e un’artista al progetto> conclude Cristoforetti.