Le restrizioni all’assembramento e il distanziamento sociale trasformano l’edizione del decennale di Demanio Marittimo.Km-278. Evento in programma sulla spiaggia marchigiana di Marzocca
Se c’era un evento basato costitutivamente sul contatto, sulla prossimità, sulla socialità, sul fluire di idee e pensieri in totale libertà, quello era – e certamente sarà – Demanio Marittimo.Km-278. La lunga notte programmata ogni estate in luglio sulla spiaggia marchigiana di Marzocca. Durante la quale si incontrano le voci del panorama contemporaneo dell’architettura, del design, dell’arte, del food. Che proprio per questo non può che entrare in contrasto con le attuali restrizioni legate al divieto di assembramento e alla necessità del distanziamento sociale.
Per questo i promotori, la rivista Mappe, l’associazione Demanio Marittimo Km 278 e un’ampia compagine di istituzionipubbliche e private, locali, nazionali e internazionali, hanno dovuto ripensare le modalità dell’evento. E nell’edizione del decennale, che al contrario avrebbe decretato un successo che proprio nell’innovativo format – appuntamenti sulla spiaggia, dal tramonto all’alba – vedeva una delle sue basi.
Come ogni edizione, si è lavorato con gli studenti dello IUAV e il Concorso annuale per l’allestimento è stato regolarmente assegnato. Ma Demanio, nella versione conosciuta, non potrà essere realizzato per le complessità e le restrizioni imposte dalla pandemia. E i vincitori dovranno attendere per la realizzazione l’edizione 2021.
I curatori Cristiana Colli e Pippo Ciorra hanno allora scelto di trasformare questo limite nell’occasione per una riflessione che portasse nuovo valore a Demanio: un’edizione “che agisce su piani paralleli, con un palinsesto strutturato che accoglie gli ospiti online e offline, sia nei ‘luoghi’ immateriali e individuali dei personal devices, nei paesaggi senza confine dell’etere, sia nello spazio abituale di Marzocca, davanti alla Madonnina del Pescatore. Sulla spiaggia verrà installato un grande schermo, una presenza totemica che celebra l’assenza e mantiene la presenza di Demanio come soggetto culturale attivo”.