Una partitura che si struttura in tre distinti eventi, in diverse location, vicine tra loro e al centro storico umbro. La Frillici mette in mostra se stessa con un’installazione pittorica in progress
“Nei momenti peggiori si trae forza attingendo alle proprie radici. Quindi volgiamo lo sguardo alla polis greca e ai suoi valori che inducono all’impegno civile per il bene comune”. È questo lo spirito che anima il progetto La materia delle immagini, che vede l’impegno in prima persona di un’artista, Simona Frillici, farsi carico della “ripartenza” dell’arte contemporanea di tutta una città, Perugia.
Una partitura che si struttura in tre distinti eventi, in diverse location, vicine tra loro e al centro storico. A partire dallo studio dell’artista stessa, con l’installazione pittorica a parete dal titolo “materiafebbraio-maggio-2020”. Un’opera nata nei mesi di lockdown, nei quali la Frillici non ha mai interrotto la frequentazione quotidiana del suo studio. La visita è scandita – fino al 18 luglio – dalla “Sonografia” realizzata da Antonello Turchetti, con suoni raccolti e amalgamati anche in questo caso durante la pandemia.
Non è mancata una sezione teoretica, con il grande storico e critico d’arte Bruno Corà che mercoledì 15 luglio, nollo spazio Paradiso 518, dell’Edicola 518, ha animato un incontro pubblico sul tema “VEDO DOVE DEVO. Una via rabdomantrica del pensiero cognitivo”.
Più performativo un altro evento perugino, che sempre fino al 18 luglio vede Simona Frillici esporre sé stessa all’interno di un negozio dismesso con vetrine su strada. Nella realizzazione di un’installazione pittorica in progress, a cui sono invitati a partecipare attivamente i passanti in strada e quanti vogliano farne parte. “Un percorso frammentato nello spazio e nel tempo, con diversi protagonisti e un unico fine: voler avvicinare la gente all’arte, far esperienza dell’arte e nello stesso tempo stimolare riflessioni sul senso dell’arte oggi, attraverso varie modalità e su vari livelli”.
https://www.simonafrillici.com/