Si chiama Greenhouse Auctions la nuova casa d’aste online fondata da Shlomi Rabi, ex vicepresidente capo dipartimento di fotografia per le Americhe di Christie’s
Tra le iniziative pensate da Greenhouse vi è la scelta di donare il 5% di ogni vendita a un fondo di borse di studio per studenti neri che studiano storia dell’arte. La nuova casa d’aste sarà solo online ed è stata progettata per ridurre la speculazione sui mercati degli artisti emergenti. Vende esclusivamente da gallerie di piccole e medie dimensioni e direttamente dagli artisti, inoltre non pubblicherà i prezzi di vendita finali, anche se le stime saranno accessibili al pubblico.
I prezzi medi delle opere offerte si aggireranno intorno ai 20.000 dollari (o prezzi inferiori).
Sono assolutamente a favore della trasparenza nel mercato e le aste sono fondamentali per questo – ha dichiarato Shlomi Rabi in una intervista al The Art Newspaper- Ma nel mercato contemporaneo, ci sono grandi scappatoie che vengono spesso sfruttate anche a scapito di artisti emergenti, le loro opere a volte vengono vendute a prezzi inferiori e poi rilanciate a un prezzo notevolmente più alto”
Le vendite sono a basso rischio in quanto non ci sono costi di spedizione se l’opera non viene venduta. I venditori mantengono il 95% del prezzo di aggiudicazione di un’opera venduta, mentre i collezionisti pagheranno un premio dell’acquirente del 20%.
ll mercato dell’arte nel suo insieme ha bisogno di più diversità: storici, specialisti, critici, commercianti e artisti. Che non ci sia un solo specialista nero in nessuna delle principali case d’asta statunitensi è sbalorditivo -prosegue Rabi – Chi vuole partecipare al mercato se non si vede adeguatamente rappresentato in esso?”
La vendita inaugurale sarà il 2 dicembre e si intitola “Sourdough”. Riunirà opere create durante la pandemia e il lockdown.