Dopo lo stop forzato a maggio, il Festival dei Matti è finalmente pronto a ripartire: l’undicesima edizione dal titolo Favole identitarie si terrà dal 6 all’8 novembre 2020: tre giorni per 14 appuntamenti tra incontri letterari, dibattiti e laboratori dedicati alle tematiche dei diritti, performance artistiche e teatrali, per indagare e mettere in discussione le parole che imprigionano in categorie le vite e le favole identitarie. Il Festival sarà ospite negli spazi di COMBO Venezia (ex Convento dei Crociferi Campo dei Gesuiti 4878, il 6 novembre) e il Teatrino di Palazzo Grassi (San Marco 3260, accanto a Palazzo Gassi, il 7 e 8 novembre).
Tanti i partecipanti, esponenti del mondo della cultura, filosofi, psichiatri, antropologi, storici, scrittori, poeti, artisti, giornalisti: tra questi, l’amico di lunga data del Festival Massimo Cirri (Rai Radio 2 Caterpillar) che incontrerà Luca Santiago Mora (Atelier dell’Errore) e Angela Vettese, i premi letterari Remo Rapino (Premio Campiello 2020) con il suo folle Liborio, uomo ai margini di una favola del Novecento, e Daniele Mencarelli (Premio Strega Giovani 2020), con il profondo e potente racconto del suo internamento coatto, appena ventenne, in dialogo con Gianni Montieri.
Anna Toscano sarà protagonista insieme a Maria Grazia Calandrone e Giulia Cavaliere del racconto delle vite di tre grandi artiste, Camille Claudel, Nella Nobili, Edith Piaf. Centrale sarà la questione delle favole identitarie: quelle di frontiera, feroci e incapaci di passare che attanagliano L’ultima testimone nel libro di Cristina Gregorin (finalista Menzione Speciale Premio Calvino 2019); quelle rovesciate e memorabili di Gianni Rodari, la cui storia è ricostruita da Vanessa Roghi in un libro che mette in luce il suo rivoluzionario modo di guardare il mondo, rivolgendosi ai bambini, portando il fantastico nel cuore della crescita democratica dell’Italia repubblicana. E ancora, il doveroso omaggio a Franco Basaglia nel quarantennale della sua scomparsa, proprio a Venezia, con lo psichiatra Mario Colucci, il filosofo Pierangelo Di Vittorio e Alberta Basaglia, vicepresidente Fondazione Franca e Franco Basaglia.
Protagonisti che prendono parte a questa nuova edizione del Festival dei Matti, un’iniziativa culturale di Cooperativa Con-Tatto, pensata per riportare la follia al centro di una riflessione seria e interdisciplinare che ne valorizzi le potenzialità creative e comunicative, nel tentativo di abbattere lo stigma, i tabù e i drammatici pregiudizi intorno ai “matti”.
Tutti gli incontri sono ad ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria al sito: buytickets.at/festivaldeimatti