La ‘Fuga in Egitto’ esposto da domani a Venezia nella mostra dal titolo ‘Il Tiziano mai visto’, per il critico d’arte Vittorio Sgarbi nulla avrebbe a che fare con Tiziano. Sgarbi lo scrive in un intervento su ‘il Giornale’, muovendo i suoi dubbi dalla descrizione che dell’opera sul tema della fuga in Egitto indubbiamente realizzata da Tiziano faceva il Vasari. Se coincidono, con l’opera esposta a Venezia, il fatto che sia “grande”, “di figure simili al vero” e “in mezzo a una grande boscaglia”, Sgarbi sottolinea che “un passaggio della descrizione del Vasari non corrisponde all’opera. Tanto preciso, egli parla di ‘certi paersi molto ben fatti’. E se Vasari avesse visto un altro quadro? Persino gli ‘scopritori’ ammettono ‘qualche imprecisione'”.
Per Sgarbi “nulla nel quadro parla di Tiziano, anche accettando la precocissima datazione al 1507”. Il critico sottolinea, in questo senso, “quei fagotti delle figure principali che difficilmente convengono all’armonioso autore del ‘Concerto campestre’ del Louvre e delle ‘Tre eta” di Edimburgo”. L’opera poi “ha qualcosa d’infantile, bamboleggiante, plastico, che mal si concilia con lo spirito romantico di Tiziano fin dagli esordi”.
Il vero autore sarebbe quello esposto nell’allestimento veneziano a poca di stanza dalla ‘Fuga in Egitto’: “l’angelo che guida il giumento, nella slogatura alla Balthus, ci indica l’autore vero che e’ poi a portata di sguardo, nella mostra, appena a sinistra, Sebastiano del Piombo, di qualche anno piu’ vecchio”, scrive Sgarbi, dopo aver affermato che “sulle prime si potrebbe pensare, per le figure, al non disdicevole Giovanni Busi detto il Cariani”. (Fonte: Adnkronos)