Samah Khashoggi e la prima assoluta di una crociera nel Mar Rosso accompagnata da un’altra prima assoluta: una sfilata tutta al femminile aperta agli occhi del mondo!
Nell’aprile del 2018, Riyadh ha assistito alla prima “Fashion Week” nel Regno dell’Arabia Saudita. Evento che ha suscitato interesse a livello globale; è stata una vera e propria rivoluzione in un momento in cui l’Occidente era abituato a vedere le donne saudite semplicemente come buone consumatrici dei prodotti occidentali.
Per i designer sauditi, l’evento all’epoca era una sfida, attraverso di esso hanno realizzato il loro sogno di mostrare il loro potenziale e talenti ad alto livello. Sebbene la settimana fosse riservata solo alle donne e la pubblicazione di foto sui social media fosse vietata per preservare la privacy dei partecipanti, ha ricevuto una copertura importante nella maggior parte dei media internazionali.
Sono passati circa due anni da quell’evento storico in cui il mondo ha subito diversi cambiamenti e la moda saudita ha assistito a molti sviluppi, il più importante dei quali è stata la richiesta del prodotto locale che ha subito un aumento.
C’è infatti una generazione nuova che sostiene fermamente che i design locali non siano meno belli ed eleganti di quelli internazionali, ma che necessitino di un’adeguata piattaforma o di un’opportunità per dimostrarlo. Questa opportunità si è resa disponibile da pochi giorni sulle sue spiagge del Mar Rosso dove abbiamo assistito alla prima sfilata di moda su quel meraviglioso mare cristallino i cui partecipanti hanno superato la soglia dei 300 invitati.
L’evento è stato straordinario a partire dai primi evidenti aspetti, si pensi che si e svolto al mare, insolita ed eccezionale come location, e poi non da meno, è stato organizzato al culmine della pandemia di Coronavirus e in un momento in cui la moda globale, in generale, soffre di molti problemi.
Samah Khashoggi è la prima fashion designer, e anche la prima designer “donna” a mostrare il suo lavoro su una nave da crociera nel Regno dell’Arabia Saudita, nel Mar Rosso.
Donna, moglie e madre che rappresenta pienamente la forza, la grazia e la bellezza delle donne saudite, donna che ha portato avanti con rispetto l’evoluzione dell’abito tradizionale femminile saudita (la Abaya, un lungo camice nero, di tessuto leggero, che copre tutto il corpo eccetto la testa, i piedi e le mani al quale si è sempre accompagnato il niqab, che copre tutta la testa eccetto gli occhi, o un semplice velo che copre solo i capelli), con acclamato senso estetico aggiungendo il tocco della tradizione del ricamo, forte in Arabia Saudita, e dimostrando che da quelle parti c’è un mondo che cambia e si adatta ai tempi, con fierezza.
La fashion designer saudita ha fatto sfilare a bordo della nave ventidue esemplari della sua collezione, tutti ispirati alle meraviglie del Mar Rosso, alla crociera.
Sono così onorata ed emozionata, so che non lo dimentiche-rò mai, far parte di questo momento storico per la moda sau-dita significa molto per me perché mostra un buon segno del-le cose a venire” ha dichiarato Samah
La sfilata nasce da un’idea della talentuosa Marriam Mossalli e il suo team di Niche Arabia che ha saputo cogliere i nomi più talentuosi e rappresentativi di tutta l’Arabia Saudita, e così ha contattato Samah Khashoggi per realizzare il sogno di una vita, o forse anche di più, considerando che l’evento è il primo in assoluto.
Samah ci racconta che ha lavorato sodo affiancata da un team completamente saudita con standard di livello mondiale sotto tutti gli aspetto
Penso che sia il sogno di ogni fashion designer vedere il proprio lavoro in passerella, e per me realizzare questa aspirazione nel mio paese è eccezionale, esserci in un momento importante della storia moderna del Regno dell’Arabia Saudita, come prima stilista donna, significa moltissimo per me. La crociera sul Mar Rosso è qualcosa che non abbiamo mai visto prima, né abbiamo visto una passerella sul mare, quindi per “Samah Abayas”, così si chiama il suo noto marchio, far parte di questo meraviglioso evento è una pietra miliare nella storia della linea di moda”, Samah è emozionata mentre lo racconta, ha dimostrato che tutto è possibile per una donna ambiziosa ed è consapevole del nuovo capitolo nella storia dell’Arabia Saudita, è orgogliosa delle sue origini.
Samah vive a Jeddah, dov’è collocato anche il suo atelier, e negli ultimi 10 anni ha coltivato al massimo la sua passione, una sua vocazione giornaliera a cui dedica ogni istante e che si è trasformato in successo globale.
L’impegno nel proprio mestiere è la lezione più importante da imparare perché quando si lavora costantemente sodo, superare gli ostacoli diventa uno stimolo per crescere e non una barriera al tuo successo” ci ha raccontato Samah al telefono.
“Samah Abayas” è cresciuto fino a diventare un marchio di alta moda, che ha costruito la sua identità nel tempo. Uno stile riconosciuto dalla società saudita per il suo taglio elegante e il ricamo unico, un’evoluzione eccezionale se si pensa che venti anni fa l’abaya, indumento femminile tipico dei paesi musulmani, aveva una connotazione molto lontana da quella ricoperta da un abito di alta moda.
Una rivoluzione stilistica se si pensa che la collezione presentata ispirata al Mar Rosso, ha tessuti come seta e lino, ricami fatti a mano ispirati al corallo, i colori del mare: le sfumature del blu, delle conchiglie o persino un magnifico bianco fatto di una sequenza chiara ispirata alle squame di pesce “Ho immaginato che fosse una sirena che esce dall’acqua” ci racconta la stilista.
La collezione realizzata ha richiesto una meticolosa attenzione ai dettagli e ore consecutive di lavoro. Le abaya sono ricamate a mano, utilizzando il tradizionale “nagda technique” che vediamo sull’abaya bianca con un ricamo corallo, realizzato con fili di oro rosa, un ricamo antico tanto caro anche ai nostri stilisti italiani.
Un progetto sullo spirito del viaggio e della partenza che ha presentato 22 modelli ispirati all’atmosfera delle spiagge di Jeddah e Yanbu, Samah Khashoggi afferma di aver utilizzato “tecniche tradizionali della regione dell’Hejaz, che ha combinato con motivi moderni”.
Abbiamo chiesto a Samah i suoi progetti per il futuro:
Se l’anno scorso mi avessi detto che avrei tenuto la mia prima sfilata di moda sul Mar Rosso durante una crociera in Arabia Saudita, non ti avrei creduto. Questa opportunità mi ha insegnato che si può sognare in grande se si lavora costantemente e con passione verso un chiaro obiettivo, quindi tra 10 anni vedo Samah Abayas avere una presenza globale”
Maryam Musli, fondatrice della società “Nish Arabia” e organizzatrice di questo evento, spiega che la pandemia di Coronavirus, con tutti gli avvertimenti e i divieti che portava con sé in merito agli spostamenti, “…non ha frenato il desiderio di questa generazione di mettersi alla prova. Una grande opportunità per organizzare un evento di livello mondiale con uno staff tutto saudita, infatti tutte le modelle, i truccatori, i foto-grafi, i supervisori alla regia e alla musica sono sauditi”, la forzatura della scelta all’interno del regno saudita per ovvi motivi è diventata la loro forza.
È interessante sapere che è stato presente anche un team di esperti di “trucco saudita” che si è assicurato che il trucco fosse naturale, lontano da esagerazioni. Uno degli esperti che ha supervisionato il trucco, spiega: “Ovviamente era necessario usare toni calmi con tocchi bronzo o dorati che si adattassero al luogo dello spettacolo e alla sua atmosfera da spiaggia”.
Adesso attendiamo Samah in Italia, una delle sue mete preferite, considerando che molti dei pizzi e dei merletti arrivano proprio da qui, insieme con le sete, una tappa obbligata per un fashion designer del suo calibro.