Print Friendly and PDF

Misterioso monolite compare nel deserto dello Utah: è un’opera d’arte?

Courtesy of the Utah Department of Public Safety Courtesy of the Utah Department of Public Safety
Courtesy of the Utah Department of Public Safety
Courtesy of the Utah Department of Public Safety

Un misterioso monolite d’acciaio è stato scoperto nelle profondità dei canyon dello Utah meridionale. E nessuno sembra sapere chi, o cosa, ci sia dietro.

Gli agenti del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (DPS) dello Utah hanno osservato l’oggetto da un elicottero la scorsa settimana mentre contavano i bighorn nell’area. Una stima vuole il monolite alto dai 10 a 12 piedi (3-3,5 metri). Gli osservatori si sono affrettati a formulare due teorie sul blocco di acciaio lucido: o è un’opera d’arte oppure è opera di alieni.

Nonostante la seconda ipotesi potrebbe apparire più plausibile, nemmeno la prima è totalmente da escludere. Se infatti il primo pensiero va a Stanley Kubrick e al suo 2001: Odissea nello spazio (1968), lo strano oggetto ritrovato può essere ricondotto anche alle sculture minimaliste realizzate dall’artista John McCracken a metà ‘900.

Il DPS non ha rilasciato dettagli sulla posizione del monolite per paura che i pellegrini potessero perdersi nel tentativo di individuarlo, ma alcuni investigatori su Reddit potrebbero aver risolto il caso. Hanno ipotizzato addirittura che l’oggetto sia stato installato solo dal 2015, il che escluderebbe che McCracken, morto nel 2011, abbi installato personalmente l’opera.

Courtesy of the Utah Department of Public
Courtesy of the Utah Department of Public
John Mccracken, David Zwirner, New York, 2013
John Mccracken, David Zwirner, New York, 2013

Tuttavia, ci sono altre teorie “artistiche” che potrebbero dare una soluzione credibile a una vicenda che, nonostante le ragioni antistanti, rimane comunque incredibile.

Un’opzione valida è che sia opera di Petecia Le Fawnhawk, un’artista del New Mexico – che viveva e lavorava nello Utah – che non sarebbe estranea a installazioni e sculture totemiche in paesaggi desertici. Contattata in proposito da Artnet News, però, Le Fawnhawk ha detto che “aveva il pensiero di piantare monumenti segreti nel deserto“, ma “non può rivendicare questo“. Aggiunge però un suo pensiero, o forse desiderio, affermando che forse si tratta di “un pezzo perduto da tempo di Richard Serra o Ellsworth Kelly, o forse la lapide di Edward Abbey“.

Courtesy of the Utah Department of Public
Courtesy of the Utah Department of Public

Altre piste portano verso Max Siendentopf, artista tedesco-namibiano che una volta lasciò un lettore MP3 a energia solare che suonava a ripetizione la canzone Africa ​​dei Toto in una località segreta nel deserto del Namib. Con il monolite avrebbe di certo pensato a un’installazione molto più grande – e molto più silenziosa – ma è rimane un’ipotesi percorribile seppure al momento priva di conferme.

Il Bureau of Land Management, un’agenzia federale, esaminerà dunque l’oggetto per determinare se è necessaria un’indagine più approfondita.

Ad ogni modo, per non sbagliare, il DPS ha ribadito un importante vademecum sul rapporto tra arte e suolo pubblico:

È illegale installare strutture o opere d’arte senza autorizzazione su terreni pubblici gestiti a livello federale, indipendentemente dal pianeta di provenienza.

Commenta con Facebook