In occasione del consueto appuntamento autunnale con la rassegna VIVERE SANI, VIVERE BENE – una settimana di eventi, appuntamenti, incontri e spettacoli dedicata alla salute e al benessere organizzata da Fondazione Zoé e il cui tema per il terzo e ultimo anno è il Respiro – la città di Vicenza torna a parlare di arte contemporanea con la mostra Il Respiro della Luce – TARGETTI LIGHT ART COLLECTION. L’esposizione, aperta al pubblico dall’11 ottobre al 18 novembre 2012, sarà ospitata nello spazio Zoé Art Lab, al pianterreno del settecentesco Palazzo Bissari, sede della Fondazione.
L’esposizione, a cura di Consuelo de Gara, nasce dalla collaborazione tra due imprese familiari d’eccellenza nel panorama industriale italiano: Zambon, dal 1906 attiva nel settore chimico-farmaceutico e presente in 15 Paesi nel mondo con oltre 2600 dipendenti, che nel 2008 ha dato vita alla Fondazione Zoé (Zambon Open Education) quale ulteriore impegno nella promozione di una cultura della salute e del dialogo tra salute e arte, e Targetti, l’azienda fiorentina che da 85 anni è tra i leader mondiali nel settore dell’illuminazione architettonica e che con la Targetti Light Art Collection – curata da Amnon Barzel – porta avanti da quattordici anni un affascinante progetto che unisce scienza e tecnologia commissionando opere di Light Art ai più importanti artisti internazionali invitati a lavorare insieme ai tecnici dell’azienda per realizzare i propri progetti.
Il Respiro della Luce – TARGETTI LIGHT ART COLLECTION presenta una selezione di 20 opere della Targetti Light Art Collection, oggi una delle più importanti raccolte dedicate alla Light Art, protagonista di oltre trenta mostre in musei e gallerie d’arte di tutto il mondo – tra cui il MAK di Vienna, il MUAR di Mosca, il Chelsea Art Museum di New York, il Centre for Contemporary Art Ujazdowski di Varsavia – e in contesti artistici di eccellenza come la Cripta di Santa Croce a Firenze e la Sainte Chapelle di Parigi.
La mostra racconta un pezzo di storia della Light Art contemporanea mettendo a confronto alcuni grandi maestri del genere – tra cui l’austriaca Brigitte Kowanz, il tedesco Werner Klotz, l’italiano Fabrizio Corneli e il polacco Krzysztof Bednarky – con i giovani artisti vincitori delle prime sei edizioni del Premio Targetti Light Art, una competizione internazionale alla quale hanno preso parte oltre 3000 nuovi talenti, selezionati e premiati da una giuria composta da direttori di musei, giornalisti, critici, curatori e collezionisti. Alcune delle opere in mostra vengono esposte per la prima volta in assoluto.
Filo conduttore dell’esposizione è la riflessione operata dagli artisti sulla luce artificiale e sul suo straordinario potere di incidere sulla nostra percezione delle cose: ci sono opere che dilatano o moltiplicano lo spazio – facendolo letteralmente respirare – altre che includono il visitatore in una nuova esperienza di sé, altre ancora che trasformano la materia fino a farle perdere la sua identità primaria, schiudendo le porte di un “oltre” che si è invitati a esplorare.