Michela Rizzo, Marina Bastianello e Marignana Arte rispondono con una mostra all’annullamento di ArtVerona. Anche la fiera d’arte veronese si fa digitale a fronte dell’emergenza, ma possiamo dire che qualche stand ci sarà – perlomeno a Venezia. Nel riposante silenzio della Giudecca inaugura infatti Together We Stand, che riunisce le gallerie Marignana Arte e Marina Bastianello negli spazi della collega Michela Rizzo: le tre gallerie presentano quelle stesse opere che proprio in questi giorni avrebbero dovute essere esposte ad ArtVerona, e reagiscono così all’ennesimo tra gli annullamenti degli eventi di settore.
L’invito della Rizzo potrebbe sembrare coraggioso (e forse in parte lo è), ma è anche naturale conseguenza di quella collaborazione che, tramite l’associazione Venice Galleries View, unisce nove tra le più importanti gallerie della città: il progetto ha l’obiettivo di sostenere e valorizzare le iniziative di arte contemporanea sul territorio, e ha già dimostrato in passato che è possibile superare la concorrenzialità in nome di una condivisione di più ampio respiro.
Quella messa in scena in questa occasione è come da titolo una mostra in nome dell’opposizione e della resistenza, che gioca con il termine stand in riferimento proprio al sistema fieristico: si reagisce all’impossibilità di fare piani a lungo termine ma anche alla necessità (viste le limitazioni sugli spostamenti) di rivolgersi a un pubblico locale, altro fattore che ha favorito l’iniziativa.
Le pareti, letteralmente sorteggiate tra le partecipanti, sono state equamente distribuite, ed è curioso notare come la suddivisione dello spazio risulti subito evidente: nella prima sala ad esempio sovrapposizioni ambigue e manipolazioni materiche per gli artisti di Marignana Arte, spirito pop e riflessione sull’attualità nei lavori proposti dalla Marina Bastianello Gallery, pittura espressiva e contemporanea nelle opere esposte da Michela Rizzo.
La contrapposizione di visioni e stili richiama l’ambiente della fiera, ma l’intimità della galleria consente un’esperienza totalmente diversa: nessuna folla, nessuna frenesia, ma la possibilità di osservare le opere da vicino e di prendersi tempo per scoprirle, affondando anche in quel pensiero che ne ha guidato la selezione. In ogni stanza ogni galleria ci propone uno “stand” nuovo, e ad ogni stand mostra un’altra parte di sé; il confronto tra tutte non distrae ma valorizza, e provoca in alcuni casi accostamenti interessanti.
L’operazione non sembra risultato di un cambio di programma e, anzi, potrebbe proporre un interessante modello, soprattutto in realtà come quella veneziana. Il sistema compartecipato lungi dall’animare lo spirito di concorrenza porta benefici in termini espositivi, e visto che la condivisione riguarderà anche collezionisti e habitué auspicabilmente ne porterà anche in termini commerciali.
Come affermato da Michela Rizzo nel corso della conferenza stampa di presentazione nelle “medie” gallerie circolano le idee, e le proposte che vediamo sono frutto di un’intraprendenza e di un supporto attenti e appassionati: ad emergerne è una positività che, come sostenuto dalle imprenditrici, può darci anche leggerezza in tempi difficili, e vale la pena goderne per quanto possibile.
L’esposizione resterà aperta dal 30 novembre al 9 gennaio 2021.
Marignana Arte presenta opere di Giuseppe Adamo, Maurizio Donzelli, Serena Fineschi, Nancy Genn, Silvia Infranco, Giulio Malinverni, Quayola e Verónica Vázquez; Marina Bastianello Gallery i lavori di Matteo Attruia, Antonio Guiotto, Penzo+Fiore e Paolo Pretolani; Galleria Michela Rizzo espone opere di Alessandro Biggio, Lucio Pozzi, Silvano Tessarollo e Sophie Westerlind.