In occasione del suo quinto “compleanno”, Verbier Art Summit lancia una nuova piattaforma digitale per avviare un confronto tra artisti, scienziati e intellettuali. Appuntamento il 29 e il 30 gennaio 2021 con Resource Hungry: Our Cultured Landscape and its Ecological Impact.
Due giorni di conferenze e dibattiti internazionali, il tutto condotto attraverso una piattaforma virtuale e partecipativa, aperta a tutti gli amanti di arte, innovazione e tecnologia. Partendo dalla consapevolezza della grandezza dei cambiamenti che stanno investendo la realtà in cui viviamo, il Summit vuole essere un luogo in cui trovare l’ispirazione per dar vita ad azioni concrete che possano contrastare il cambiamento climatico. Il tutto attraverso l’arte contemporanea.
Scienziati e artisti sono chiamati a confrontarsi sul tema unendo punti di vista e metodi operativi differenti, in un dialogo interdisciplinare e innovativo.
Tra gli invitati di questa edizione, l’artista Claudia Comte e Tom Battin, professore di scienze ambientali alla scuola politecnica di Losanna, che parlerà della “vita nascosta” nei fiumi. L’ambiente naturale ha sempre avuto un ruolo centrale nel lavoro di Comte, che in occasione dell’Art Summit parlerà del suo interesse per il mondo marino e oceanico.
Il rapporto tra innovazione e società sarà invece oggetto degli interventi di Hedy Graber, rappresentante della Federation of Migros Cooperatives, ente promotore di progetti sociali e sostenibili realizzati in tutta la Svizzera, e da Madeleine Schuppli, che con Swiss Arts Council Pro Helvetia sostiene l’arte locale in patria e all’estero.
Per l’edizione 2021, tornano inoltre alcuni dei relatori che avevano partecipato al Summit durante gli anni passati, chiamati a partecipare a 4 dibattiti internazionali organizzati da Beatrix Ruf, direttrice strategica del festival.