Print Friendly and PDF

Banksy, la top five delle sue opere: 11 milioni per il Parlamento delle scimmie e oltre 8 per il «finto» Monet

Il Re Mida della street art

Sembra che Banksy abbia il tocco di Re Mida. L’ultima sua trasformazione in oro risale a poche settimana fa. Sulle mura di un’anonima casa di Bristol è comparsa per magia la sua pittura murale “Aaacho” che l’anonimo maestro ha rivendicato sulla sua pagina Instagram (10,6 milioni di followers). L’opera raffigura una nonnina senza mascherina, che sembra più una bimba nelle fattezze, piegata nell’atto di starnutire così forte da perdere la dentiera. Il fatto è che quella casa era in vendita per 345 mila sterline. Ma dopo l’improvvisa e inaspettata comparsa di quest’opera il figlio della proprietaria l’ha immediatamente ritirata dal mercato. Nel frattempo la grigia villetta bifamiliare -utilizzata come supporto da Banksy- è stata presa d’assalto da ammiratori dell’artista e semplici curiosi.
Secondo il The Sun “Aachoo” potrebbe essere stimato dai 3 ai 5 milioni di sterline. Un semplice tocco ha decuplicato il valore di una casa? Banksy (di lui si sa solo che è nato nel 1974) non è nuovo a queste avventure. Un giorno a New York City mise un signore con una bancarella in un mercato per le strade, a vendere sui quadri per 10 dollari. Una vecchietta newyorchese rimase colpita e ne comprò cinque. Il giorno dopo su una pagina del The New York Times apparve un comunicato della Pest Control Office Ltd, la società che gestisce le opere e il marchio Banksy, che avvisava tutti gli acquirenti delle opere vendute a 10 dollari che valevano qualche milione l’una. Insomma la vena caustica di questo grande artista e provocatore non si ferma mai. E nonostante l’anonimato la sua fama continua a crescere. Secondo un sondaggio del 2019 di “YouGov”, gli inglesi hanno dichiarato di preferire Banksy persino a Picasso. Ma sul mercato quali sono le sue opere acquistate a cifre colossali? Ecco le prime cinque, per valore, passate in asta.

1° Devolved Parliament (2009)

L’opera è stata realizzata nel 2009. Misura oltre 4 metri per 2,5 ed è fra i dipinti di maggiori dimensioni di Banksy e raffigura la House of Commons inglese popolata da parlamentari-scimmie. Nelle sale di New Bond Street di Sotheby’s, tra l’altro molto vicine a Westminster, è stata acquistata nel marzo del 2019 dopo una lunga battaglia tra due bidder al telefono durata oltre 13 minuti con un colpo di martello a 8.500.000 sterline di un cliente anonimo (con i diritti 9.879.500 £/11.134.344 €) contro la stima di 1.5- 2 milioni di sterline.

2° Show me the Monet (2005)

Venduta pochi mesi fa (ottobre 2020) nella terza asta organizzata in live streaming da Sotheby’s intitolata “Modernités/ Contemporary”, che ha riunito due vendite di moderni e contemporanei in sequenza a Parigi e Londra. “Show me the Monet” era stimato 3-5 milioni di sterline ma ha fatto 7.551.600 £ (8.374.398 €). E’ stato esposto per la prima volta 15 anni fa come parte della seconda mostra in galleria di Banksy al 100 Westbourne Grove a Notting Hill, a Londra. Intitolata “Crude Oils: A Gallery of Re-mixed Masterpieces, Vandalism and Vermin”, la mostra a ingresso gratuito comprendeva 22 tele dipinte a mano dell’artista, appese in uno spazio di un negozio in disuso. La mostra rimasta aperta per due settimane, aveva attirato grandi folle che avevano creato lunghe code. Prima di entrare, i visitatori dovevano firmare una liberatoria e prepararsi a condividere lo spazio con 164 ratti, che Banksy aveva volutamente “assunto” da una compagnia cinematografica per completare le sue opere. L’opera prende le mosse dall’idilliaco giardino di Claude Monet a Giverny dove il padre dell’Impressionismo ha realizzato la sua serie più nota in assoluto, quella delle ninfee. Ma nel lavoro di Banksy il laghetto di ninfee è riempito con carrelli della spesa scartati e un cono stradale arancione. La sua voce di protesta e il suo dissenso sociale si sentono forte e chiari. Qui Banksy mette in luce il disprezzo della società per l’ambiente a favore degli eccessi del consumismo.

3° Forgive us our trespassing (2011)

“Trespassing” è una parola che sta alla base del modus operandi della Street Art, poiché gli artisti di strada devono violare la proprietà privata per dipingere un muro. Così imponente -quasi sette metri di altezza- questa monumentale opera di Banksy è il più grande lavoro conosciuto dall’artista di strada. Una versione più piccola è esposta al Moco Museum di Amsterdam. L’immagine del ragazzo inginocchiato, accompagnata dal titolo “Forgive Us Our Trespassing” è apparsa per la prima volta nel 2010. Il lavoro è stato creato nel 2011 con la partecipazione di oltre 100 studenti della scuola City of Angels di Los Angeles coinvolti in un progetto volto a incoraggiare i giovani a creare arte. L’immagine rivela i sentimenti contrastanti di Banksy sull’essere uno Street Artist. Chiedendo perdono, riconosce le preoccupazioni di coloro che vedono il suo lavoro come atto di vandalismo, ma sembra volere trasmettere il concetto che alla fine ha buone intenzioni, chiedendo comprensione. E’ stata venduta da Sotheby’s a Hong Kong al prezzo finale superiore di oltre quattro volte la stima più bassa.

4° Mediterranean sea view (2017)

Si tratta di un lavoro recente, del 2017. E’ stato l’artista stesso a donare l’opera per la vendita in asta. I proventi erano destinanti al BASR (Betlehem Arab Society for Rehabilitation) per contribuire alla costruzione di una nuova unità specializzata per l’ictus e per l’acquisto di attrezzature di riabilitazione per bambini. Il titolo dell’opera allude alle vite perse in mare dai migranti che hanno cercato di raggiungere l’Europa negli ultimi anni. Il messaggio politico sotteso in questi dipinti ad olio che riprendono le intime atmosfere di un paesaggio marino di Turner, arriva diretto, forte e chiaro. Le acque increspate riflettono la luce dorata del tramonto ed evocano atmosfere sospese e romantiche, ma per tanti migranti hanno rappresentato la morte. Il trittico, che si trovava appeso nel Walled Hotel “con la vista più brutta del mondo” in Cisgiordania (una struttura ricettiva vera e propria con stanze che affacciano sul muro che divide Israele dalla Palestina) è stato venduto a una cifra pari a tre volte la stima. Nella vendita del 28 luglio scorso, la prima asta cross-category di Sotheby’s di questo 2020, “figlia” della pandemia, intitolata “Da Rembrandt a Richter”.

5° Sorry the lifestyle you ordered is currently out of stock (2013/14)

La quinta opera più cara venduta, sino ad oggi, in asta di questo misterioso e straordinario artista è stata realizzata con una strana condivisione. In “Sorry the lifestyle you ordered is currently out of stock” Banksy interviene quasi vandalizzando un’opera del collega artista Damien Hirst. Per la cronaca sul mercato in precedenza era passata un’altra opera realizzata in collaborazione da Banksy e Hirst. “Keep it Spotless”, aveva stabilito subito il record per l’artista quando era stata venduta nel 2008 a 1.870.000 $, (sempre da Sotheby’s, a New York). Ed è rimasta il prezzo più alto in asta, per questo artista, sino all’aggiudicazione di “Devolved Parliament” del 2019, oggi record assoluto.

© L’Economia – Corriere della Sera

Commenta con Facebook