Kunst Meran Merano Arte si prepara per il 2021 con una varietà di mostre inedite, alcune sotto l’oculata guida di Judith Waldmann, nuova curatrice responsabile delle esposizioni d’arte contemporanea della Kunsthaus
Le mostre proposte per quest’anno sono tre: Cultura in movimento: Merano 1965/1990, L’arte è percezione del futuro e The poetry of translation.
Cultura in movimento: Merano 1965/1990
L’omonima mostra offrirà una panoramica dell’arte di quegli anni, rappresentata da 100 opere particolarmente significative. Mentre il volume ha un ampio approccio storico-culturale, la mostra si concentrerà sulla produzione artistica, permettendo alle diverse opere di entrare in un nuovo dialogo, talvolta anche inaspettato.
Il progetto non si limita a considerare gli artisti locali che hanno esposto a Merano, ma è anche un invito a considerare le circostanze che caratterizzarono quell’epoca, i conflitti politici e culturali, i cambiamenti sociali e le molte personalità attive nel campo della cultura, che hanno tracciato la strada per il nostro presente. Le molteplici tematiche sono affrontate da 34 autori nel catalogo e restituite attraverso una mostra articolata che documenta i progetti, le opere e le iniziative di questi anni.
L’arte è percezione del futuro
Con la direzione del progetto di Martina Oberprantacher e Ursula Schnitzer, da giugno a ottobre 2021 si indagherà sul ruolo tra l’arte e l’architettura nella società contemporanea. La mostra intende riflettere su come sia un edificio prima e dopo la sua trasformazione: una fusione di spazi e collaborazioni artistiche prende vita.
Con un focus sull’arte e sulle conseguenze etiche, morali, di trasformazione digitale e di relazione corporea e sensoriale, si unisce il fil rouge architettonico del legame tra speculazione immobiliare e mancanza di una dimora.
The poetry of translation
La mostra, a cura di Judith Waldmann, si terrà da ottobre 2021 a gennaio 2022. Tutti e tre i piani di Merano Arte saranno occupati dallo spazio espositivo e andranno dalla scultura al disegno, passando per architettura e performance. Un progetto ambizioso per la giovane curatrice, il cui focus verterà sull’importante aspetto del multilinguismo a Merano.
La mia prima mostra si ispira al multilinguismo di Merano. Riunisce una serie di opere rilevanti di artisti nazionali e internazionali che esplorano il poliedrico fenomeno della traduzione da diverse angolazioni. L’atto della traduzione è considerato sia come fonte di creatività, genio e poesia, sia come causa di incomprensione e di esclusione. Cosa succede ai significati nel passaggio fra un linguaggio ad un altro, o fra linguaggio ed altri sistemi semiotici come la musica, la danza, il colore, la luce o i codici digitali? Cosa succede quando lo spettatore non è in grado di decifrare il codice di un sistema di segni e si trova di fronte a modelli astratti?” (Judith Waldmann)
Verrà analizzato il processo di traduzione nella sua complessità: da una parte fonte di creatività e poesia, dall’altra parte causa di esclusione e discriminazione, ad esempio gli studi di Lawrence Abu Hamdan (famoso il suo ultimo saggio linguistico sull’istruttore di bungee jumping accusato di omicidio, perchè l’allieva aveva compreso la frase “Now jump” invece di “No jump”)
Ma anche il linguaggio fautore di segni diversi come musica, danza e colori: la bellezza di pensare a una poesia per poi tradurla nell’alfabeto dei gesti o in movimento fisico e artistico.
«SALON KUNSTHAUS»
Apre anche il Salon Kunsthaus, luogo in cui discutere di storia e politica con esperti, artisti e danzatori. La nostra realtà quotidiana e contemporanea è molto complessa: vi è dunque la necessità di mediare questa complessità senza ridurla, per renderla più accessibile a tutti.
Vi saranno anche incontri a distanza con gli anziani, grazie alla collaborazione con la casa di riposo Annenberg di Lace. Questo progetto pone artisti e anziani in dialogo, aiutando gli anziani a confrontarsi con l’arte nonostante le mostre siano chiuse e in totale sicurezza, portando pace nelle case di riposo.
Infine mirevole il progetto La cura reciproca, campagna di sensibilizzazione delle donne moderne in e per l’Alto Adige, creato per le tante situazioni di violenza fisica e psicologica come il recente omicidio di Agitu Ideo Gudeta.
Merano Arte
Edificio Cassa di Risparmio
Portici 163
39012 Merano
Tel. 0039 0473 212643
Orari di apertura:
Martedì – Sabato: 10.00 – 18.00
Domenica e giorni festivi: 11.00 – 18.00
Lunedì chiuso.