Avviato il restauro conservativo dei tredici dipinti su tavola che compongono la celebre iconostasi della chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello
Venezia, e non è retorica, è un patrimonio mondiale. E c’è una lunghissima tradizione di mecenatismo internazionale impegnato nella salvaguardia della Serenissima e dei suoi straordinari patrimoni artistici. Fra i vari soggetti attorno ai quali si aggregano i munifici sostenitori ci sono l’associazione statunitense Save Venice e quella inglese Venice in Peril. Proprio a queste si deve il finanziamento dell’ultimo sensazionale intervento. Il restauro conservativo dei tredici dipinti su tavola che compongono la celebre iconostasi della chiesa di Santa Maria Assunta a Torcello, nella laguna veneta.
Risalente al 639, successivamente ristrutturata ai primi dell’anno 1000, la Basilica di Santa Maria Assunta è la più antica chiesa veneto-bizantina dell’area lagunare. Racchiusa da sei colonne e da un largo architrave, l’iconostasi – che nelle basiliche cristiane separa il presbiterio dalle navate – si struttura sugli straordinari dipinti a fondo oro. Con immagini della Madonna e degli Apostoli, dipinti agli inizi del Quattrocento probabilmente da Zanino di Pietro.
La scelta di Save Venice e Venice in Peril di finanziare insieme il restauro, sottolinea Nuova Venezia, nasce anche dal desiderio di onorare la memoria del direttore onorario del Comitato americano, Julius Norwich, eminente storico e scrittore, scomparso due anni fa. L’intervento sull’iconostasi di Torcello, i cui dipinti soffrono per un’intensa desquamazione della pellicola pittorica, è legata anche alla grande predilezione che Norwich ebbe per tutta la sua vita per Venezia e Bisanzio.
https://www.savevenice.org/
https://www.veniceinperil.org/
