“L’Arte in Quarantena”, volume dell’editoriale Giorgio Mondadori nato dall’omonima rubrica del Tgcom24, verrà presentato all’auditorium dello IULM di Milano il prossimo 10 aprile.
Lo spazio televisivo, curato dal direttore del Tgcom24 Paolo Liguori e ideata dal curatore Salvo Nugnes, intende dare risalto agli artisti che non si fermano, ma anzi trovano ispirazione in questo difficile periodo che lo stesso Liguori ha definito “un’epopea”. Le opere oggetto del catalogo saranno in video-esposizione presso la Milano Art Gallery, storica galleria milanese.
Salvo Nugnes è intervenuto al Tgcom24, nel corso di una lunga intervista, lo scorso 28 febbraio. Alla giornalista Micaela Nasca, il curatore ha spiegato gli obiettivi della rubrica televisiva e i contenuti del volume. “L’Arte in Quarantena” raccoglie opere di nuovi talenti e grandi star internazionali come Federico Fellini, Gina Lollobrigida, Amanda Lear, Romina Power, Sylvester Stallone, Johnny Depp, Edoardo Bennato. Hanno contribuito, fra gli altri, Vittorio Sgarbi e lo storico e presidente del Vittoriale degli Italiani Giordano Bruno Guerri.
Durante l’intervista in diretta sono state mostrate alcune delle opere presenti nel volume. Salvo Nugnes, che ha fortemente voluto il progetto, ne ha toccato i temi principali. Primo fra tutti, l’immenso potere curativo dell’arte, capace di risollevare lo spirito da difficoltà e preoccupazioni. Il manager ha poi parlato della sua esperienza al fianco di grandi nomi dell’arte, della cultura e dello spettacolo; ricordando gli incontri significativi della sua carriera come quelli con Vittorio Sgarbi, Margherita Hack, Amanda Lear, Elio Fiorucci, Silvana Giacobini e tanti altri.
Spiega Nugnes: “L’arte non si ferma e non si deve fermare davanti alle difficoltà. Sono molti coloro che hanno utilizzato il loro estro e la loro creatività per esprimere le loro sensazioni per contrastare la paura, l’ansia e l’instabilità. Per contrapporre alla negatività momenti colorati, di benessere, di fantasia, di riflessione, di sperimentazione e di condivisione collettiva”.