Bad Luck Banging or Loony Porn, l’Orso d’Oro 2021 disponibile in streaming dal 16 aprile. Sesso e videotape per smascherare la farsa della morale
Il cinema che arriva dalla Romania dimostra da anni di avere la capacità e la lucidità necessarie per intercettare le complessità del contemporaneo. A registi già apprezzati dalla critica – come Cristian Mungiu, Adrian Sitaru e Corneliu Porumboiu – si aggiunge ora (definitivamente) anche Radu Jude, che con Bad Luck Banging or Loony Porn ha vinto l’Orso d’Oro alla Berlinale 2021. Il regista si era già fatto notare nel 2015 quando, sempre a Berlino, aveva vinto l’Orso d’Argento per Aferim!.
Italia 2020. A Torino una maestra d’asilo viene costretta a licenziarsi dopo che alcuni suoi video “hard” – inizialmente diffusi senza il suo consenso dall’ex fidanzato nella chat del calcetto™ – sono arrivati a circolare tra colleghi e genitori. Febbraio 2021, il Tribunale di Torino condanna la preside, una mamma e l’ex fidanzato: violenza privata, diffamazione e violazione del codice sulla privacy. Quella di Bad Luck Banging or Loony Porn è una storia pressoché identica, conclusione a parte. Emi (Katia Pascariu) è un’insegnante di una prestigiosa scuola di Bucarest che si ritrova al centro di una vera e propria gogna a causa di un video che la ritrae mentre fa sesso col marito.
La pellicola è divisa in tre parti. Nella prima seguiamo Emi per le strade di Bucarest, si sta recando alla riunione dove genitori insegnanti dove verrà discusso il suo caso. Si delinea il ritratto di un Paese frustrato: le liti per la coda alla cassa, per le mascherine, per le auto parcheggiate male. Potrebbe essere una qualsiasi città italiana, con gli stessi discorsi pieni di retorica e luoghi comuni (sono esattamente gli stessi anche quelli). La seconda parte è un abbecedario di aneddoti peculiari e fatti della storia della Romania. Nella terza e ultima parte (prima del finale alla Signori, il delitto è servito) c’è il dibattito vero e proprio sul video hard.
Radu Jude gira un dettagliatissimo bugiardino della contemporaneità, fotografia precisa di una Romania che condivide con il resto del mondo occidentale nevrosi e contraddizioni: dalle teorie complottiste (schiavi di Bill Gates e Soros!) ai motti sulla “dittatura sanitaria”, dai fantasmi della storia (da Antonescu a Ceaușescu, con tutti i negaziosmi del caso) alle ingerenze degli estremisti religiosi, dice di farlo attraverso la parodia, ma è solo il finale a dare un tono surreale alla vicenda, che nell’arco della sua narrazione viene raccontata con estremo realismo. Il conflitto morale attorno al video porno è un MacGuffin che il regista utilizza per un mettere in scena il ritratto impietoso (ed efficacissimo) del Paese reale™, funestato dalle ipocrisie e delle ingerenze di fanatici nazionalisti & religiosi che vivono la psicosi della gloriosa tradizione.
Dopo l’anteprima dell’8 e 9 aprile, Bad Luck Banging or Loony Porn sarà disponibile su MioCinema dal 16 aprile. Miocinema, inoltre, in collaborazione con il Trieste Film Festival, proporrà una retrospettiva dedicata a Radu Jude.