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I Corpi-di-pinocchio di Ruvèn Latiàni in mostra a Milano

La personale di Ruvèn Latiàni, nome d’arte del musicista e compositore Corrado Fantoni, Corpi-di-pinocchio. Disegni, scritture e ceramiche per la xenogenesi di un burattino risvegliato è in mostra dal 25 aprile alla Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano.

Pinocchio è uno dei simboli dell’Italia, conosciuto nel mondo intero, che tanto ha influenzato la storia dell’arte, da Giacometti a Jim Dine. Quest’anno, la storica Libreria Bocca in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano festeggia il 25 aprile inaugurando una mostra dedicata al celebre burattino. È la personale di Ruvèn Latiàni, nome d’arte del musicista e compositore Corrado Fantoni, Corpi-di-pinocchio. Disegni, scritture e ceramiche per la xenogenesi di un burattino risvegliato, a cura di chi scrive, fino al 23 maggio, con i Patrocini culturali della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Unima (Union International de la Marionnette) e dell’Istituto Beni Marionettistici e Teatro Popolare.

L’artista debutta a Grugliasco (Torino) nel 2020 con una personale all’Istituto per i Beni marionettistici e il Teatro Popolare, con la curatela del Direttore Alfonso Cipolla, drammaturgo e critico teatrale, esponendo disegni, tele e installazioni dei corpi-di pinocchio realizzati in trent’anni di attività.

A Milano sono esposti oltre una ventina di lavori: disegni a grafite su carta, a vernice su ceramica smaltata e su lastre di acetato. Pinocchio è l’unico soggetto ritratto, proposto in forma essenziale e stilizzata, in pochi tratti decisi, che non ammettono cancellature o ripensamenti. Il celebre burattino di legno, inconfondibile per il lungo naso frutto delle sue bugie, si distingue ora per un corpo rigido e scomposto, come quello di una marionetta, ora per meno di una manciata di contorni fluidi e continui, che suggeriscono l’idea di un movimento libero, come una danza. Le linee di Latiàni, che nascono con impeto in pochi secondi, per diventare un corpo-di-pinocchio e poi trovare il loro titolo, oppure farsi circondare dalle scritte di “titoli disoccupati” che quindi si affiancano al loro soggetto come in una sorta di poesia visiva, possono ricordare gli Angeli e le Amalassunte di Osvaldo Licini.

I disegni su lastre di ceramica smaltata appaiono come le tessere componibili di un’ideale scacchiera, a sottolineare anche una componente ludica e giocosa del motivo continuamente reiterato e riproposto con pose significativamente differenti ma simili. I lavori su lastre di acetato proiettano l’ombra dei disegni, sconfinando nel design e nel teatro d’ombre.

Latiàni conduce un’ossessiva ricerca squisitamente personale: ha cominciato a disegnare corpi-di-pinocchio successivamente al risveglio da un coma; Pinocchio è il suo io frantumato, nonché “il della Nazione a Stampella”, ovvero una sorta di archetipo totalizzante insito nella coscienza più profonda della povera e martoriata Italia. Secondo una visione di Latiàni, corpo-di-pinocchio è il Selbst d’Ytalia che arranca claudicante tra le difficoltà. La sua ricerca, in particolare, muove dalle infinite possibilità e personalità del burattino abbandonato sulla sedia, quando il “figlio” di Geppetto ha ormai raggiunto il traguardo di diventare bambino, collocandosi al di là del racconto di formazione di Collodi. Da qui il sottotitolo dell’esposizione, “xenogenesi”, intendendo con questo termine, mutuato dalla biologia, le generazioni di individui con caratteri diversi dai genitori: in questo caso i corpi-di-pinocchio di Latiàni, “Pinocchi trans-personali, transgenici e alchemici”, tragici e drammatici.

L’anima di Pinocchio compie 11 atti di un Teatrino Celeste, individuati e scritti da Latiàni, e sono stati tradotti nella performance Stati alterati di Pinocchio di Laura Mercadante (attrice, formatrice e drammaterapeuta SPID) in prima rappresentazione al Kunst Balkon di Kassel nel 2016, su musica di Corrado Fantoni (Liturgie di Pinocchio, per organo a canne, 1988).

L’autore vive a Dagnente sulla sponda piemontese del Lago Maggiore, dove trascorre i mesi estivi Valerio Adami, celebre maestro della figurazione narrativa, noto a livello internazionale. Per Tera Mata Edizioni è stato pubblicato nel 2020 l’agile volume Ekphrasis dei Corpi-di-pinocchio, che raccoglie le loro conversazioni sui disegni di Latiàni, nonché i testi di Corrado Fantoni, Alfonso Cipolla, Laura Mercadante e dell’analista filosofa Susanna Fresko. Il libro sarà presentato online dalla socialtv della Libreria Bocca (presente su Youtube e sui principali social media, con il Patrocinio del Comune di Milano), dalla curatrice e dall’artista, in occasione della mostra. La selezione espositiva tiene conto anche dei pezzi preferiti da Adami.

Per accompagnare la personale, verrà inoltre pubblicato, per le Edizioni Pulcinoelefante, il Proemio a Teatrino Celeste dei corpi-di-pinocchio.

Informazioni

Ruvèn Latiàni – Corpi-di-pinocchio. Disegni, scritture e ceramiche per la xenogenesi di un burattino risvegliato

A cura di Vera Agosti

Libreria Bocca – Galleria Vittorio Emanuele II, 12 – 20121 Milano

Con i Patrocini culturali della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Unima (Union International de la Marionnette) e dell’Istituto Beni Marionettistici e Teatro Popolare

Tel. 02 86462321 – 02 860806 – libreriabocca@libreriabocca.comwww.libreriabocca.com

Inaugurazione open day: domenica 25 aprile 2021 dalle ore 15 alle 18

Fino al 23 maggio, tutti i giorni ore 11-18

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