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Brescia Photo Festival | PATRIMONI: tutte le mostre in programma

Alfred Seiland, Tadmor, Palmyra, Siria, 2011 Alfred Seiland, Tadmor, Palmyra, Siria, 2011
Alfred Seiland, Tadmor, Palmyra, Siria, 2011
Alfred Seiland, Tadmor, Palmyra, Siria, 2011

Brescia presenta la sua nuova veste in occasione del Brescia Photo Festival | PATRIMONI. 17 mostre declinano il concetto di patrimonio e celebrano i rinnovati spazi del Museo di Santa Giulia e del Brixia. Parco Archeologico di Brescia Romana. A catalizzare l’attenzione sono il ritorno della Vittoria Alata e la mostra Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020.

La parola chiave è Patrimoni. Tangibili, intangibili, antichi, contemporanei. Quante forme può assumere questo concetto? Probabilmente è impossibile ridurre a definizione precisa l’insieme di beni e valori che contribuiscono a identificare culturalmente uno specifico contesto. Dall’8 maggio al 17 ottobre 2021, a Brescia, è però possibile farne un’approfondita ed eterogena esperienza.

L’occasione è il Brescia Photo Festival | PATRIMONI. Un programma di mostre ed eventi fotografici interamente dedicato ai patrimoni culturali, archeologici e storici interpretati dall’obiettivo di autori quali Elio Ciol, Donata Pizzi, Gianni Berengo Gardin, Maurizio Galimberti, Giovanni Gastel, Franco Fontana, Federico Veronesi e altri ancora.

La Vittoria Alata fotografata da Silvia Camporesi. L'opera è esposta al MO.CA di Brescia nella mostra "Bellissima. 20 fotografi travolti da un insolito splendor
La Vittoria Alata fotografata da Silvia Camporesi. L’opera è esposta al MO.CA di Brescia nella mostra “Bellissima. 20 fotografi travolti da un insolito splendore

Il tema di quest’anno, Patrimoni appunto, prende spunto dal più grande patrimonio artistico della città, che è da poco ritornato in città dopo il restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze: la Vittoria Alata. Statua in bronzo di epoca romana, nonché portavoce culturale della città. Il festival ne celebra il ritorno e la nuova collocazione nell’area archeologica di Brixia. Parco Archeologico di Brescia Romana.

Ma le novità non si esauriscono qui. Lo storico complesso del Museo di Santa Giulia vede infatti inaugurati i nuovi spazi espositivi del cosiddetto Quadrilatero rinascimentale. Si tratta delle gallerie alte del Monastero, il quale vede finalmente completato il percorso di visita, ora organico e fluido. Ed è qui che prende il via il Brescia Photo Festival, con ben 5 delle 17 mostre che compongono l’evento ospitate dal museo in questione.

Bruno Cattani, Eros, 2018

Tra queste spicca l’esposizione forse più attesa del programma: Alfred Seiland. IMPERIVM ROMANVM. Fotografie 2005-2020. Si tratta della prima retrospettiva italiana per il fotografo austriaco nato nel 1952, che porta a Brescia un’ampia selezione di opere (136) capaci di interpretare il soggetto archeologico nella sua contemporanea quotidianità.

Sono quaranta i paesi che Seiland ha attraversato per illustrare – con fotografie talvolta iperrealiste e pop, talvolta simboliste e minimali – l’inestricabile e vitale rapporto tra le tracce residue della cultura romana e i luoghi della modernità. Ne emerge surreale un dialogo tra le antiche glorie monumentali e i moderni tessuti urbanistici, gli spazi del turismo di massa, dello sport e della cultura del tempo libero. Appare chiaro dunque come il patrimonio si configuri come primo mattone dell’immaginario collettivo, una sorta di minimo comune denominatore continentale tra passato, arte moderna e architettura contemporanea.

Tra i paesi che ha attraversato – tutti appartenenti all’antico Impero Romano – ci sono Palmira, Samaria, Epidauro e altri importanti siti archeologici. Tra questi non poteva mancare quello di Brescia, presente in mostra con 6 scatti inediti realizzati tra il 2019 e il 2020.

Alfred Seiland, Foro romano e Basilica, Sebastia, Samaria, Palestina, 2009
Alfred Seiland, Foro romano e Basilica, Sebastia, Samaria, Palestina, 2009
Qui l’elenco completo delle mostre in programma.

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