A Palazzo Strozzi una ricca selezione di oltre 80 opere di 53 artisti, per celebrare l’arte americana in collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis
“Un grande evento culturale che celebra l’arte americana affrontando anche importanti temi come le lotte per i diritti civili e il ruolo della donna nell’arte”. Mette subito in chiaro il taglio della mostra, in linea con il trend politically correct imperante a livello globale, il direttore di Palazzo Strozzi Arturo Galansino. Del resto la grande mostra American Art 1961-2001 focalizza appunto l’arte del paese culla della regnante temperie “impegnata”, gli Stati Uniti. Che “rappresentano un complesso meltin’ pot di culture, tradizioni e identità diverse: uno dei prototipi storici della democrazia contemporanea che ancora oggi più che mai racchiude in sé profonde contraddizioni sociali, razziali, di genere”, aggiunge Vincenzo de Bellis, Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center, che cura l’esposizione assieme a Galansino.
Dal 28 maggio al 29 agosto 2021 la mostra celebra dunque l’arte moderna degli States attraverso oltre 80 opere di artisti come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg. E ancora Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker. Molte per la prima volta esposte in Italia, grazie alla collaborazione con il Walker Art Center di Minneapolis. Un percorso che propone a Palazzo Strozzi opere di 53 artisti, con un’attenzione speciale ad alcune figure chiave di questi quarant’anni. Centrale è Andy Warhol, di cui sono presentate 12 opere tra cui la celebre Sixteen Jackies (1964), dedicata a Jackie Kennedy all’indomani della morte di JFK. Avremo modo di parlarne approfonditamente: intanto una galleria di immagini dalla preview stampa…
