Roberto Binetti
Abbiamo incontrato il pianista e compositore Roberto Binetti per parlare del suo ultimo CdRE:IMAGINE e per farci raccontare l’evoluzione della sua musica.
Da dove sei partito per il percorso che ti ha appena portato a pubblicare il tuo nuovo disco?
Un buongiorno a tutti i lettori di ArtsLife e grazie per l’opportunità di parlare della mia musica.
Il mio viaggio musicale parte negli anni ’80/90 con diverse collaborazioni in RAI, Mediaset, progetti discografici e live con importanti artisti (Gloria Gaynor, Rossana Casale e molti altri), prosegue con la composizione di musiche per teatro/TV (Ale&Franz). A partire dal 2015 pubblico tre Cd a mio nome, dove ho voluto racchiudere tutte le esperienze musicali fatte nel corso del tempo proponendo mie composizioni.
Come nasce questo ultimo lavoro e qual è il suo significato?
RE:IMAGINE è un progetto dove il suono del pianoforte prende la scena principale, volevo ritornare alle sonorità acustiche e ad un tipo di composizione dove l’aspetto emozionale fosse preponderante.
L’idea è nata durante i mesi del primo lockdown, quando per tutti era ormai chiaro che bisognasse reimmaginare in qualche modo il nostro futuro, quindi anche reimmaginare noi stessi e la nostra vita.
La sonorità del pianoforte unita a lievi suoni elettronici crea nuovi paesaggi sonori e ci porta ad attraversare diversi stati d’animo. Direi che è stato decisivo l’equilibrio tra spinta sentimentale ed eleganza estetica delle composizioni.
Ritieni la trasmissione emotiva un aspetto importante del fare musica?
In ogni brano del Cd ho voluto privilegiare l’aspetto emotivo delle composizioni per creare una musica emozionale, è risultato un suono profondamente intimo ma anche armonicamente dinamico, per entrare in risonanza con le note e con il proprio essere. Penso che sia un aspetto molto importante poter offrire un ascolto che non sia soltanto “tecnico” ma appunto che riesca ad arrivare nel profondo, dove la soggettività di ognuno può interpretare le note in modo personale.
Modernclassical: cosa ne pensi di questa definizione? Ha senso ed è possibile dare una definizione alla tua musica?
C’è questa tendenza ad etichettare la musica, a mio parere ciò è indubbiamente utile per definire i diversi generi musicali, però occorre considerare che la musica non nasce mai dal nulla, è sempre in evoluzione da frammenti precedenti: nella mia musica confluiscono tutte le mie esperienze e passioni sia musicali e sia umane, per raggiungere un risultato che sia il più possibile personale. Con queste premesse la definizione di Modernclassical o neo classica ritengo sia sicuramente adatta alla mia musica.
Un parallelo tra arte visiva e musica per te è possibile?
Non solo è possibile ma personalmente è indispensabile: i suoni, così come i colori, toccano l’anima, quando suono mi piace pensare di dipingere atmosfere, uso le note e i suoi colori per affrescare lo spartito lasciandomi trasportare dalla creatività. Nel corso degli anni ho collaborato in alcune mostre del pittore greco Petros Papavassiliou, componendo alcuni brani appositamente eseguiti durante l’esposizione dei suoi lavori.
Che rapporto hai con la dimensione live?
Penso che il live sia la situazione dove un musicista possa esprimersi al meglio, la creatività insieme alla presenza del pubblico è pura energia, in uno scambio continuo di emozioni. Propongo la mia musica in concerti e festival, sul mio canale Youtube è possibile trovare diversi video dall’Estate Sforzesca di Milano al Lago del Mucrone a 2100 metri in mezzo alla natura.
Dove possiamo ascoltare la tua musica e trovare i tuoi cd?
La musica di RE:IMAGINE e degli altri miei Cd è presente in tutte le piattaforme digitali per lo streaming a partire da Spotify, Apple Music, Youtube, Amazon, oltre ai vari social come Facebook e Instagram, che ormai sono diventati preponderanti nella proposta e nella fruizione delle opere musicali. Contestualmente andando anche un po’ controcorrente ho aperto il mio shop online sul sito www.robertobinetti.it, dove è possibile acquistare i miei cd o effettuare il download digitale in alta qualità per un ascolto puro e senza compressione: parlando con le tante persone che mi seguono ho percepito la volontà di supportare la musica e i musicisti, dunque ecco la scommessa per portare ad un ascolto consapevole.
Quali progetti hai per il prossimo futuro?
La situazione è in divenire con alcuni concerti in via di definizione, gli aggiornamenti sono sempre disponibili sulle mie pagine social. Sto lavorando a nuove composizioni e nuovi progetti, posso dire che è un momento molto creativo ed è praticamente pronto quello che sarà il mio quarto Cd, da buon sognatore cerco sempre di andare oltre l’orizzonte e di esplorare nuovi mondi sonori.
Grazie per avermi seguito su ArtsLife, buon ascolto con Re:imagine.