Assieme alle 9.550 righe di codice sorgente originale del World Wide Web, all’asta una lettera che dettaglia la creazione nel 1989 al CERN di Ginevra
Letta così, è come se qualcuno si volesse vendere l’aria che respiriamo, o l’acqua del mare, o le foglie degli alberi del pianeta. Poi, andando a fondo, si capisce che non è propriamente così. Anche se simbolicamente l’evento rimane notevole: va all’asta il codice sorgente originale del World Wide Web. Ovvero ciò che ha originato internet, qualcosa che ormai nella nostra esistenza ha la presenza degli elementi cui accennavamo sopra. E a decidere di mettere sul mercato questo vero e proprio pilastro della società contemporanea è colui che sul finire degli anni Ottanta lo creò, ovvero Sir Tim Berners-Lee. Intenzionato così a raccogliere fondi a beneficio delle “cause” sostenute assieme alla moglie Rosemary Leith.
Ma quel che sorprende sono i dettagli della vendita: nell’asta di Sotheby’s chiamata “This Changed Everything”, che si svolgerà dal 23 giugno fino alla fine del mese, le 9.550 righe di codice di programmazione partiranno da un’offerta iniziale di 1.000 dollari. Sotheby’s non ha indicato una stima per l’opera, anche se è probabile che il prezzo di vendita finale supererà di gran lunga l’offerta iniziale. Anche perché parliamo di files che sono alla base di strutture fondamentali di Internet come Hypertext Transfer Protocol (HTTP) o Hypertext Markup Language (HTML).
Assieme ai files, verrà messa all’asta anche una lettera scritta da Berners-Lee che descrive in dettaglio la sua creazione del 1989, realizzata mentre lavorava al CERN di Ginevra. “L’invenzione di Sir Tim ha creato un nuovo mondo, democratizzando la condivisione delle informazioni“, ha commentato Cassandra Hatton, global head of science and popular culture della casa d’aste. “Tre decenni fa ho creato qualcosa che, con il successivo aiuto di un numero enorme di collaboratori in tutto il mondo, è stato un potente strumento per l’umanità“, ha affermato a sua volta Berners-Lee.
