L’opera, classificata come una replica della Gioconda dipinta all’inizio del XVII secolo da un anonimo artista italiano, partiva da una stima di € 200/300.000
Ci fosse stato di mezzo Eric Turquin, quello dei “sensazionali” ritrovamenti, dal Caravaggio in soffitta a Tolosa al Cimabue in cucina a nord di Parigi, chissà come sarebbe andata a finire. Invece qui siamo sempre in Francia, ma ad essere coinvolto è il signor Raymond Hekking: per questo forse una copia di Leonardo non si è trasformata in un originale. Per la verità, anche questo antiquario, con sede nel sud della Francia, negli anni ’60 provò con passione a sostenere che la sua Monna Lisa fosse il vero originale dipinto di Leonardo da Vinci. Ma poi dovette arrendersi all’evidenza, e accettò che l’opera fosse classificata come una replica della Gioconda dipinta all’inizio del XVII secolo da un anonimo artista italiano.
Ma il “marchio” Leonardo è sempre capace di fare miracoli: e succede che il falso capolavoro – oggettivamente bruttino – vada all’asta Christie’s Parigi: e da una stima di € 200/300.000 venga aggiudicato a 2,9 milioni di euro. Una rivalutazione probabilmente da record, se si considera che Hekking aveva acquistato il dipinto per sole 3 sterline. Pierre Etienne, direttore internazionale dei dipinti antichi della casa d’aste, ha comunque scoperto corrispondenze e articoli in francese, inglese e russo. Disposti a considerare l’affermazione che il dipinto potesse essere l’originale. Alla morte dell’antiquario, nel 1977, la replica è passata alla sua famiglia che ha deciso di metterla in vendita. “Anche le vicende di quest’opera e la sua storia illustrano il fascino che la Gioconda e l’aura di Leonardo da Vinci hanno sempre avuto“, ha detto Christie’s in una nota.
