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“Mnemosine La forza del femminile” alla galleria Gli eroici furori

Un’esposizione dedicata alla forza e al potere del femminile che mette a confronto il lavoro di quattro artiste come Cinzia Fiorese, Susanna Pozzoli, Melissa Provezza, Ketty Tagliatti.
Perché “donna non si nasce, si diventa” come diceva Simone de Beauvoir.  Le conquiste delle donne sembrano andate un pò perdute di questi tempi, come se l’essere libere e sovrane di se stesse avesse perso di significato per dare spazio ad una concezione di femminilità alterata, di quella che ritroviamo in tv e suoi giornali. Gli eroici furori presenta questa mostra che nasce anche per riportare l’attenzione sulla violenza che ancora oggi, davvero troppo spesso, colpisce moltissime donne.
Opere d’Arte come autorevole mezzo di riscatto. Quattro donne artiste che vogliono rendere visibile la loro forza e che mostrano, decise, le loro intenzioni. Ognuna con un proprio stile inconfondibile:

Melissa Provezza dipinge con colori eterei in bianco e nero figure femminili, bambine, fragili adolescenti, donne in fieri che hanno perso il colore nel subire menomazioni e violenze. Quasi si annullano nello sfondo chiaro dal quale emergono orifizi: occhielli di metallo al posto della bocca raccontano vicende di abusi subiti, fanno uscire la loro testimonianza disperata senza tracotanza.
Ma la tranquillità è solo apparente e il messaggio di Melissa Provezza è molto forte. Le zone erogene sono censurate da cerotti colorati, sui seni chewingum rosa: qualcuno ha “masticato” con veemenza il petto delle fanciulle. Il corpo ha perso la sua integrità.

Cinzia Fiorese incide su lastre di plexiglas in punta di trapano aggraziati ecosistemi in movimento: farfalle, libellule, insetti in metamorfosi, grilli e falene catturati in un particolare di volo tra foglie, fiori e piante di un incontaminato giardino. Flora e fauna amoreggiano tra loro. È rappresentato dalle precise mani della Fiorese l’attimo fatale di comunione e contatto. Adorabile Madre Natura.

Le fotografie di Susanna Pozzoli ritraggono quel che resta oggi di un’antica impresa di famiglia, nata nella seconda metà dell’Ottocento e oggi abbandonata. Il documento fotografico ha il potere di dare vita eterna ai muri, alle scale, alle finestre che hanno ospitato uomini e donne in attività lavorative. Alla solitudine delle immagini fa eco il susseguirsi dei protagonisti al lavoro: conoscendo il racconto ce li immaginiamo e il valore della testimonianza raddoppia, opera d’arte fine a se stessa e documento di una storia. Susanna Pozzoli fotografa e custode del tempo.

Ketty Tagliatti cuce e dipinge una grande e spessa trapunta in forma di rosa. Il tessuto pare una veste a righe da recluso, ma questa trama compone un delicato fiore. In altre opere i petali delle rose di Ketty nascondono all’interno spilli di metallo acuminato e tuttavia sono petali. Delicatezza e forza, anche forza di rispondere. La rosa, simbolo del femminile, diventa fiore capace di dare voce, con tutto lo spessore di significati che l’argomento richiede. La ribellione ad uno stato di cose che non tollera più le ingiustizie verso il femminile , senza perdere il femminile. Se ti avvicini troppo e a sproposito una spina o uno spillo infingardo può pungerti.

Mnemosine. La forza del femminile
Dal 24 ottobre al 24 novembre 2012
Orari: dal lun. al ven. 16-19.30
Sabato 15-18.30
Mattina su appuntamento
Gli eroici furori Arte contemporanea
Via Melzo 30 – 20129 Milano
Tel. +39 02 37648381 – +39 347 8023868
www.furori.it – e-mail: silvia.agliotti@furori

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